GASTROENTEROLOGIA – NEUROLOGIA – NEFROLOGIA – ORL - MALATTIE INFETTIVE - PATOLOGIA CLINICA – PEDIATRIA : queste le Unità Operative Complesse destinate a sparire dall’Ospedale di VASTO.
Con queste parole si apriva il nostro comunicato a proposito dei tagli delle Unita’ Operative Complesse a Vasto: eravamo stati ottimisti! A quelle va sicuramente aggiunto il CENTRO TRASFUSIONALE che rischia di essere svilito ad Emoteca, DIREZIONE MEDICA, che sarà presente come UOC nell’Ospedale di Chieti (D E A) e sono in predicato, per Vasto o per Lanciano, Radiologia, Cardiologia e Pronto soccorso, previste in numero di 1 o 2 per Azienda. Lanciano perderà oltre a quanto già noto la Medicina Nucleare , servizio di lunga tradizione.
Ci interessa relativamente il destino dei singoli primari, noi abbiamo a cuore gli ospedali ed il diritto alla salute della gente in questo territorio.
Nella premessa del capitolo sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, nel Programma operativo firmato Chiodi-Baraldi, si legge “L’obiettivo principale infatti appare quello di garantire uniformità nei servizi offerti ed effettivamente utilizzati”.
Guardando ai risultati l’obiettivo perseguito ci sembra piuttosto discriminare i cittadini concentrando servizi e risorse nell’area metropolitana di Chieti-Pescara. Sono scelte tecniche? Dov’è la politica sanitaria in tutto questo?
E’ vero, i reparti non spariranno, saranno solo declassati ! Ricordiamo che le UOC si caratterizzano anche per “la rilevanza economica ed autonomia delle risorse gestiste”. Senza una proposta alternativa ci avviamo verso la concentrazione di risorse su Chieti a discapito della provincia e gli ospedali dell’area frentano-vastese saranno sempre meno complessi come livello di prestazioni, richiedendo sempre meno risorse ed investimenti.
Lontani i tempi in cui si costruiva per Vasto e per Lanciano un progetto di ospedale moderno, accogliente, competitivo e attrattivo.
Traditi dalla politica, che ad essere ottimisti è rimasta fuori dalle stanze secretate dei commissari, lasciandoli muovere come Attila su una orografia territoriale che non conoscono e su destini di persone che non li riguardano. Dopo il rumore per la chiusura dei piccoli ospedali registriamo l’assenza di interesse sull’argomento sia dei consiglieri regionali che del nostro sindaco, presidente del comitato ristretto dei sindaci della ASL. Rispetto al recente comunicato della regione sui fondi in arrivo al San Pio, in realtà nessun nuovo progetto, ma il completamento di lavori di ristrutturazione, indebitamente interrotti, già programmati, si vende fumo: la stessa mano che toglie il contenuto, lustra il contenitore.
Noi non ci arrendiamo. La difesa del diritto alla salute non si può fermare alla denuncia o alla protesta, vogliamo costruire una proposta alternativa possibile, con gli operatori e con quanti nella politica e nella città siano sensibili al problema.
VastoViva
VastoViva
1 commento:
Si pero' di media abbiamo mangiato mezzo pollo a ciascuno.Insomma muoio di fame,pero' per la statistica ho pranzato.Certo che se chiudono proprio ,potrebbero migliorare ancora di piu' Chieti!In effetti qualche piccolo reparto c'e' ancora.
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