Nella sua villa di Paganica, il 2 ottobre 1993, all’età di 96 anni si spegneva Raffaello Biordi, poeta, giornalista, saggista di spessore, profondo conoscitore e studioso dei principali personaggi della nostra regione e grande amico della nostra città.
Per oltre vent’anni ha collaborato puntualmente, con cadenza pressoché costante su ogni numero del periodico Vasto Domani, diretto dal compianto Angelo Cianci. Non c’è pittore o scrittore vastese che sia sfuggito all’attenta penna di Raffaello Biordi: Nicola Del Casale, Giuseppe Perrozzi, Luigi Anelli, Domenico Priori e i pittori Vittorio Sarodi, Luigi Martella e tanti altri.
“Il nostro primo incontro con lui”, ricordava Angelo Cianci tra pagine del suo periodico, “ebbe luogo a Vasto, tanti anni fa, ai tempi in cui quel munifico gentiluomo che aveva per nome Carlo Della Penna, lo invitò nella nostra città per il premio di pittura. Da allora fino a qualche anno fa, tenne tenaci i legami con il nostro giornale, con note, articoli, inchieste sempre ispirati a rapporti di affetto che egli aveva con il mondo dei suoi amici: pittori, artisti, uomini di legge, giornalisti, in gran parte tutti di matrice abruzzese”.
Amico di Carlo Della Penna, Raffaello Biordi ha collaborato anche in tanti numeri dell’Histonium, pubblicato in Argentina proprio dal nostro concittadino, con articoli di elevato spessore sui principali artisti e personaggi del ‘900.
Ma l’amicizia con la nostra città in un certo senso nasce già agli inizi degli anni ’20, quando per una delle sue prime pubblicazioni, una raccolta di favole e canzoni, dal titolo “Liolì e Liolà”, chiede la collaborazione del pittore e incisore Carlo D’Aloisio da Vasto, per illustrare il suo libro.
Vastissima è la bibliografia di Raffaello Biordi. Penna prolifica, fin dalla giovinezza ha collaborato con tantissimi giornali e periodici locali e nazionali. Numerose le prefazioni e introduzioni di libri, ma tanti sono anche i libri da lui pubblicati: “La duchessa di Ceri” (1936), “Uomini celebri e bestie d’eccezione” (1942), “La divertente piccola storia” (1945), “La poesia del silenzio” (1959), “Conoscere l’Abruzzo” (1959), “Carducci: dalle lettere” (1961), “IV Premio nazionale di pittura figurativa Carlo Della Penna” (1962), “Gabriele D’Annunzio e la terra dAbruzzo” (1965), “A Vasto, la nobile romana Histonium, un concorso tra astratto e figurativo: la stagione dei premi di pittura” (1966), “Serate al Faraglino: cinquant’anni di vita giornalistica, letteraria, artistica e mondana” (1972) e “Nel carro di bacco” (1979).
E chiudo con le parole di Angelo Cianci, per il suo, ma anche amico di tutti i lettori di Vasto Domani, che ogni mese aspettavano di leggere il puntuale e interessante articolo di Raffaello Biordi: “Caro Raffaello, non ci perverranno più i tuoi scritti che ci arrivavano puntualmente ogni fine mese, sempre ispirati al bene e non al male, che ricreavano lo spirito delle coscienze tranquille, non sconvolte dai turbinosi tempi che oggi viviamo”.
Lino Spadaccini
Nessun commento:
Posta un commento