giovedì 23 settembre 2010

Una poesia di Giuseppe F. Pollutri

Rena ultima d’estate


In settembre

Come dilavato granchio
svuotato di sua essenza vitale
in settembre
qui sulla fredda rena poso il guscio
mio sbiancato
e la residua disarticolata
inoffensiva chele.

Ora attendo immobile
una più forte onda
più lunga del mio ultimo respiro
per tornare di nuovo in fondo
fra le alghe i ciotoli e gusci altri
per dare al mio sedimento
dissoluzione e pace.

Dell’estate trascorsa a rincorrerci
e del lieto incontrarci
vicendevolmente in riva al sole,
memore
avrò
pur fra le acque e i marosi ancora
di luce forse un raggio,
il suo calore tenace.

Giuseppe F. Pollutri

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