Il 20 settembre, nel 140° anniversario della Breccia di Porta Pia, vogliamo ricordare il vastese Antonio Bosco, caduto valorosamente insieme ad altri quarantotto compagni.
Il 20 settembre del 1870 è una data storica per l’Italia perché ha segnato la fine del potere temporale dei Papi e l’inizio della vera unità nazionale, confermato con il Plebiscito del 2 ottobre 1870.
A Porta Pia, una delle porte di Roma che si aprono nelle Mura aureliane, dopo cinque ore di cannoneggiamento, l’artiglieria del Regno d’Italia, aprì una breccia di circa 30 metri, che consentì ai bersaglieri e ad altri reparti di fanteria di entrare in città. Il breve conflitto, tra i soldati del Papa, comandati dal generale Kanzler, e i soldati del 34° battaglione bersaglieri e del 39° battaglione fanteria, guidati dal generale Cadorna, fu comunque un bagno di sangue, dove lasciarono la vita quarantanove soldati, tra cui il nostro Antonio Bosco, mentre dalla parte papalina i morti furono diciannove.
Questo anniversario segna anche una data storica, in quanto alla cerimonia ufficiale parteciperà per la prima volta un alto prelato, nella figura del cardinal Tarciso Bertone, a segnare un primo passo di riconciliazione tra Stato e Chiesa.
Lino Spadaccini
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