Il gemellaggio per andare avanti deve posizionarsi su un’altra lunghezza d’onda. Deve passare alla “Fase 2” e coinvolgere la seconda e terza generazione di italo-australiani e soprattutto coinvolgere gli “australiani”, non solo i nostri emigrati. Inoltre il Comune deve creare il "Comitato per il Gemellaggi".
Lettera Aperta
Al Sindaco di Vasto Luciano La penna
Al Presidente del Consiglio Giuseppe Forte
Ai presidenti delle Associazioni Emigranti
Oggetto: Gemellaggio con Perth - Fase 2, coinvolgimento degli australiani, non solo dei nostri emigrati
Nelle discussioni avute l'anno scorso in occasione della celebrazione del 20° del gemellaggio con Perth, ho notato che si fa una grande confusione tra il concetto di “Gemellaggio” e quello di “Iniziative per le comunità di Vastesi all’estero”.
Tanto per chiarire. Le associazioni pro emigranti hanno l’obiettivo di mantener viva l’identità della comunità italiana all’estero e mantenere i rapporti con la madrepatria.
Mentre il gemellaggio ha altri obiettivi e principalmente tende a favorire il dialogo tra popoli. Per esempio “nell'Unione Europea - è scritto nel sito UE www.twinning.org - un buon gemellaggio deve aiutare a rafforzare la cittadinanza europea attiva, creando legami tra i cittadini, promuovendo l'unità europea e aiutando a creare un'identità europea. Consentendo alle persone di condividere la vita quotidiana di altre persone, di discutere le questioni importanti del giorno e di scoprire nuove culture e le lingue dei loro partner, il gemellaggio aiuta i cittadini a capire che fanno parte di un'unica comunità di valori”.
In quest’ottica, l’unica attività di “vero scambio” con Perth sono stati gli scambi studenteschi, in cui scolaresche di Vasto sono andate a Perth, scolaresche di Perth sono venute a Vasto. Per il resto sono state iniziative – tutte lodevoli - dirette a nostri connazionali a Perth.
Il gemellaggio però, per andare avanti deve posizionarsi su un’altra lunghezza d’onda. Deve passare alla “Fase 2” e coinvolgere la seconda e terza generazione di italo-australiani e soprattutto coinvolgere gli “australiani”, non solo i nostri emigrati.
Questo è il tema che - noi qui da Vasto e gli emigrati vastesi da Perth - dovremo affrontare.
Però chiariamo subito un concetto: il gemellaggio si fa fra due Comuni, quindi è l’ente Comune che tiene i rapporti di gemellaggio, organizza programmi e pianifica iniziative. Anche se normalmente si avvale di un “Comitato per i Gemellaggi” di cui fanno parte politici, funzionari, rappresentanti di associazioni e cittadini.
Chiarito questo concetto organizzativo, credo si possa ripartire con il piede giusto, magari scindendo le due attività (Gemellaggio gestito dal Comitato e rapporti con i Vastesi all’estero gestiti dalle associazioni emigranti). Però bisogna sedersi attorno ad un tavolo e parlarne.
Spero che dopo le ferie si possa avviare un discorso fattivo in tal senso. Chi si vuole documentare sui gemellaggi può visitare il sito UE www.twinning.org .
Nicola D’Adamo
Consigliere Comunale Api
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