mercoledì 21 aprile 2010

Provincia: lettera di D'Amico a Di Giuseppantonio

Dal Capogruppo del PD in provincia riceviamo e pubblichiamo

Sollecitati interventi per risolvere la grave crisi occupazionale in Provincia di Chieti

Gentilissimo Presidente,
è notorio leggere sui media una sua ricorrente affermazione: “… bisogna creare un cordone sanitario a tutela dell’occupazione nella nostra regione!!”.
E’ una cosa assolutamente onesta e condivisibile che va riempita di contenuto, anche immediato, con iniziative serie, partecipate ed incisive.
L’elenco delle aziende in difficoltà è lungo, soprattutto nel prevalente settore metalmeccanico, ed i numeri dei lavoratori coinvolti allarmante.
Ci sono talune aziende come Honeweyl, Robotec, Honda, GirSud, San Marco, ect. che oltre ad aver fatto ricorso alla CIGS, hanno aperto anche le procedure di mobilità volontaria; altre come la Cor Tubi, le Industrie Atessa, la Samputensili, hanno avviato le procedure di mobilità per chiusura degli stabilimenti e delle attività produttive.
I numeri relativi ai lavoratori, se non ci saranno buone nuove a breve, si aggirerà tra i 10 - 12 mila entro fine anno 2010.
Converrà con me che è necessario intervenire con assoluta immediatezza, che la buona volontà non è più sufficiente, nonostante le reiterate dichiarazioni di vicinanza e solidarietà ventilate più volte a lavoratori ed imprese.
Dopo il consiglio provinciale del 18 dicembre 2009 ben poco è stato attuato, se non la proposta di costituzione del “CNEL” provinciale, ancora da approvare e costituire.
A mio sommesso avviso la provincia nell’immediato può:
- convocare singolarmente le aziende in CIGS e comprendere la situazione di ognuna rispetto a programmi produttivi attuali e futuri;
- sentire le OO.SS. in maniera più costante e continuativa, affinché possano avere anch’esse un quadro di riferimento più ampio, chiaro e complessivo di quanto già abbiano.
Relativamente al comparto edilizio anche l’ente può fare molto se solo si avviassero i lavori pubblici che da tempo attendono e di cui c’è la disponibilità finanziaria.
Infine, in considerazione che il costo dell’energia è uno dei più elevati le aziende debbano sopportare e della contestuale presenza sul nostro territorio della turbogas di Gissi che farà risultare la nostra regione “esportatrice” in termini assoluti rispetto ai propri fabbisogni, è il caso che ci sia un deciso intervento presso la regione Abruzzo affinché, per il tramite di precisi protocollo d’intesa da sottoscrivere con i consorzi industriali, si possa fornire la corrente elettrica a più basso costo.
Spero Ella darà presto segnali concreti, rispetto a questa mia formale ed ufficiale sollecitazione.
Cordiali saluti.
Chieti 20 aprile 2010

Camillo D’AMICO
capogruppo del Partito Democratico

1 commento:

Ciccosan ha detto...

E secondo il Sig. D'Amico, ascoltando le aziende, convocando i sindacati e abbassando il costo dell'energia si salvano i posti di lavoro?
Tutto qui? Con una letterina si è fatto la propria parte?
A me sembra troppo facile e proprio un sommesso avviso.
Il problema sta a cuore a tutti, perchè prima di tutto sono padri di famiglia, ma occorrono suggerimenti e proposte concrete; fatti di numeri e programmi. E siccome alla fine è tutta questione di soldi, bisogna indicare quanti ce ne servono e dove prenderli.
E se non ce ne sono indicare cosa tagliare o chi tassare di più.
L'ex Ministro del Lavoro, Damiani, ha proposto di finanziare l'allungamento della CIGS tassando dal 43% al 45% i redditi superiori a 200.000 euri. Si può non essere d'accordo, ma è una proposta concreta.
Il Sindaco dell'Aquila propone una tassa di scopo per finanziare la ricostruzione della città; si può dissentire, ma è una proposta concreta.
Se ne faccia un'altra per i 10-12.000 posti di lavoro a rischio in Abruzzo.
Riconvertire nella produzione di pannelli fotovoltaici e torri eoliche? Bene! Dove tirare fuori i soldi per la riconversione?
Pagare la CIGS per altri 5 anni? Idem, dove prendere i soldi?
Incentivare con sconti i prodotti di quelle aziende? Idem, dove sono i soldi per compensare gli sconti?
Lavori pubblici fermi? A parte che a costruire un ponte non ci mandi i dipendenti della Honda, indicare quali sono e quali funzionari li tengono fermi sulle scrivanie questi fondi, oppure quali commissioni se li stanno cincischiando 'sti progetti tra pareri urbanistici, impatti ambientali e burocrazia varia.
Noto infine che torna utile adesso avere una turbogas in casa.