Da Fp D'Adamo riceviamo e pubblichiamo
Questa mattina, ho visto che si stanno predisponendo le “trincee” per attuare l’isola pedonale, nel centro storico di Vasto. Non entro nel merito.
Mi chiedo invece, visto tutto quanto sta accadendo intorno alla “Movida Vastarola” per quanto riguarda le ore notturne, se si sta predisponendo anche un programma per vivacizzare almeno le ore pomeridiane o serali nel centro storico.
Se si questo programma cosa prevede?
Ho ricevuto una telefonata allarmata: “Permetteranno la sistemazione, ormai storica, del teatrino dei burattini a Piazza Rossetti o ricominceranno col “teatrino” di coloro o di colui che questo “teatrino” non l’ha mai voluto?”
Certo sistemare il “teatrino” in piazza servirebbe a portare almeno bambini e genitori in quel luogo. Questi altrimenti sarebbero costretti a recarsi altrove, visto che per i bambini, specie in quelle ore, luoghi di intrattenimento, svago e, perché no, di cultura, non ce ne sono.
Per ricordare che il teatrino dei burattini in questione, non è un teatrino improvvisato ma un teatrino storico che va salvaguardato ed aiutato, è solo il caso leggere quanto segue:
La tradizione della Famiglia Ferrajolo nell’antica arte dei burattini risale ai primi del ‘900 quando Pasquale Ferrajolo ottenne i suoi primi grandi successi di burattinaio.Traendo ispirazione dall’attore-autore napoletano Antonio Petito (dalla critica considerato il più grande Pulcinella di tutti i tempi), Pasquale Ferrajolo si cimentava nella messa in scena di commedie tipiche del teatro classico napoletano proponendole con il suo popolare “teatrino di Burattini”. Partecipando ai diversi Festival (tra cui quello di Napoli del 1904) ed eventi legati a questa Tradizione Pasquale Ferrajolo gettò le fondamenta su cui gli eredi hanno costruito una vera e propria Tradizione Familiare,.arricchita negli anni con esperienze televisive e nuovi mezzi scenografici.
Spero, a nome di tutti coloro che sono stati bambini, sono stati genitori o semplicemente sono cultori di “sane” tradizioni, che anche quest’anno i Ferrajolo possano allietare e divertire i “frequentatori” di piazza Rossetti e come sempre attirare gente in questo luogo.
Mi chiedo invece, visto tutto quanto sta accadendo intorno alla “Movida Vastarola” per quanto riguarda le ore notturne, se si sta predisponendo anche un programma per vivacizzare almeno le ore pomeridiane o serali nel centro storico.
Se si questo programma cosa prevede?
Ho ricevuto una telefonata allarmata: “Permetteranno la sistemazione, ormai storica, del teatrino dei burattini a Piazza Rossetti o ricominceranno col “teatrino” di coloro o di colui che questo “teatrino” non l’ha mai voluto?”
Certo sistemare il “teatrino” in piazza servirebbe a portare almeno bambini e genitori in quel luogo. Questi altrimenti sarebbero costretti a recarsi altrove, visto che per i bambini, specie in quelle ore, luoghi di intrattenimento, svago e, perché no, di cultura, non ce ne sono.
Per ricordare che il teatrino dei burattini in questione, non è un teatrino improvvisato ma un teatrino storico che va salvaguardato ed aiutato, è solo il caso leggere quanto segue:
La tradizione della Famiglia Ferrajolo nell’antica arte dei burattini risale ai primi del ‘900 quando Pasquale Ferrajolo ottenne i suoi primi grandi successi di burattinaio.Traendo ispirazione dall’attore-autore napoletano Antonio Petito (dalla critica considerato il più grande Pulcinella di tutti i tempi), Pasquale Ferrajolo si cimentava nella messa in scena di commedie tipiche del teatro classico napoletano proponendole con il suo popolare “teatrino di Burattini”. Partecipando ai diversi Festival (tra cui quello di Napoli del 1904) ed eventi legati a questa Tradizione Pasquale Ferrajolo gettò le fondamenta su cui gli eredi hanno costruito una vera e propria Tradizione Familiare,.arricchita negli anni con esperienze televisive e nuovi mezzi scenografici.
Spero, a nome di tutti coloro che sono stati bambini, sono stati genitori o semplicemente sono cultori di “sane” tradizioni, che anche quest’anno i Ferrajolo possano allietare e divertire i “frequentatori” di piazza Rossetti e come sempre attirare gente in questo luogo.
Francescopaolo D'Adamo
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