Con la Messa in Coena Domini, in ricordo dell’Ultima Cena, è iniziato il Triduo pasquale che rappresenta il culmine ed il momento più forte della Settimana Santa.
Durante la celebrazione eucaristica, prima della lettura del Vangelo con il canto del Gloria le campane hanno suonato per l’ultima volta e sono state legate. Saranno sciolte solo durante il canto del Gloria della Veglia Pasquale. Dopo l’omelia è stato rinnovato il rito della lavanda dei piedi, come ricordato nel brano del Vangelo.
Come da tradizione in ogni chiesa è stato realizzato l’Altare della Reposizione, dove viene custodita l’Eucarestia per l’Adorazione e la comunione del venerdì. Durante la serata le chiese sono state un via vai di gente per la visita ai cosiddetti “Sepolcri” (li Seppileche): secondo la tradizione si devono visitare sette chiese o comunque in numero dispari.
Il numero sette, molto ricorrente all’interno della Bibbia, ha lo scopo di ravvivare la memoria della Passione di Gesù, onorando i sette principali viaggi dolorosi fatti dal Redentore:
Dal Cenacolo all’Orto del Getsemani
Dall’Orto alla Casa di Anna
Dalla Casa di Anna a quella di Caifa
Dalla Casa di Caifa al Pretorio di Pilato
Dal Pretorio di Pilato al Palazzo di Erode
Dalla Corte di Erode al Tribunale di Pilato
Dal Pretorio di Pilato al Calvario.
Secondo altri, il numero sette ricorda i dolori della Madonna, mentre altri parlano di cinque chiese in ricordo delle piaghe di Cristo.
Suggestiva come sempre l’Altare della Reposizione nella chiesa di S.Filomena, originali quelle si S.Paolo su una barca e quella dei Salesiani, una croce con al centro la pisside con le ostie. Molti belli anche gli altri con i simboli del grano e dell’uva, del pane e del vino.
Lino Spadaccini
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