martedì 9 marzo 2010

La pesca era un'attività florida a Vasto, cent'anni fa nasceva l' UNIONE DEI PESCIVENDOLI

In un paese di mare come il nostro, dove la pesca era una delle attività principali, cento anni fa, il 5 marzo 1910, nasceva l’Unione dei Pescivendoli “allo scopo di riunire in un sol fascio tutti i pescivendoli vastesi anche se residenti all’estero; ed allo scopo di promuovere il loro miglioramento economico, morale, e possibilmente intellettuale”.
Il 20 marzo successivo l’assemblea generale all’unanimità approvava lo Statuto. La Società era rappresentata da un Consiglio d’amministratore composto dal Presidente, un Vice-Presidente, Quattro Consiglieri , un Segretario, un Cassiere, un Portabandiera e un Fattorino. Potevano accedere tutti i maggiorenni fino all’età di cinquanta anni, dietro pagamento di una tassa di ammissione di 5 lire e una rata mensile di 50 centesimi.
Compito importante e imprescindibile per ogni associato era quello di osservare strettamente lo statuto e gli eventuali regolamenti della Società, rispettare i compagni e dare buoni e saggi consigli ai giovani, visitare i soci infermi, astenersi dai vizi e specialmente dall’ozio e dall’ubriacarsi, osservando sempre una buona condotta, rispettare il pagamento di tutte le rate dell’associazione e assistere alle riunioni sociali con educazione e rispetto.
Il 30 marzo del 1910 l’Unione dei Pescivendoli inaugurava il suo vessillo con una cerimonia solenne: “Verso le 10,30 i soci dell’Unione e tutti gli altri sodalizi locali, fraternamente intervenuti alla festa”, scriveva il cronista sulle pagine del giornale locale Istonio, “hanno sfilato in imponente corteo, che, preceduto dalla banda musicale di Gessopalena e allietato dallo sventolio delle ricche bandiere, ha mosso dalla sede sociale – nel corso Garibaldi. Dopo avere, per piazza Cavour, attraversato il largo Diomede e via De Parma, ha fatto sosta a piazza L. V. Pudente avanti la cattedrale; dove… ha avuto luogo la benedizione dello splendido drappo tricolore, portato su un bel vassoio d’argento dai soci più giovani”. Dopo la benedizione del drappo, impartita dall’arciprete Filippo Bonacci, il simbolo della nuova corporazione veniva legato all’asta salutato da un corale battimani da parte della numerosa folla intervenuta. Al termine i discorsi ufficiali del cav. Monacelli, direttore dell’Istonio, in vece del sindaco Nasci e i ringraziamenti del presidente dell’Unione Michele Fiore. Nell’occasione veniva acclamato presidente onorario del sodalizio l’on. Francesco Ciccarone.
Lino Spadaccini
NELLA FOTO VIATICARI DI VASTO (DI SPALLE CON IL CAPPELLO NICOLA CINQUINA) AL MERCATO DI ATESSA. da Paranze di Franco Feola, Carabba1997 )

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