giovedì 12 novembre 2009

Storia: Alfredo Anelli, un musicista da riscoprire




Una figura interessante e sicuramente da approfondire è senz’altro quella di Alfredo Anelli, un musicista poco conosciuto, che mi ha sempre affascinato da quando, alcuni anni fa, ho acquistato una sua breve autobiografia, scritta all’età di 93 anni e stampata a Trieste, città che lo ha accolto negli ultimi anni di vita.
Nato a Vasto il 4 novembre 1877, mostrò sin dalla tenera età un buon orecchio musicale. All’età di 8 anni, il celebre violinista Enrico Sansone, di passaggio a Vasto, consigliò il padre di Alfredo di far studiare il figlio al Conservatorio di S. Pietro a Majella a Napoli, ma il padre non ne volle sapere. Alfredo, fermo e determinato nel seguire la sua passione, riuscì a convincere il padre solo all’età di 17 anni, così si trasferì a Napoli per proseguire e perfezionare gli studi musicali.
Tornato a Vasto cercò di aprire una scuola di pianoforte, ma non ebbe vita facile a causa di un “maestrucolo” proveniente dalla Campania, direttore della banda “composta da una ventina di suonatori da strapazzo”, e della famosa filarmonica “un’accozzaglia di pochi strimpellatori gonfi di prosopopèa, consistente in due contrabbassi contro tre violini e una viola che fungeva da violoncello; un clarino che scordava da cane; un flauto che soffiava come un mantice sfondato; un piffero che gemeva come una partoriente; e infine un trombone che emetteva certe pernacchie che facevano tremare i vetri delle finestre e minacciavano di spegnere tutte le lampadine ad acetilene che illuminavano il teatro Rossetti”, e inoltre “durante la Settimana Santa, eseguivano banalissimi brani in musica sacra, che non servivano ad altro che a riaprire le piaghe di nostro Signore Gesù Cristo”.
Sconsolato e deluso dalla sua città, Alfredo partì per gli Stati Uniti, dove visse per 18 anni. Qui diede vari concerti, tra cui anche alla celebre Carnegie Hall, facendosi conoscere e garantendosi un buon numero di allievi a cui impartire lezioni. Tornato in Italia, per seguire gli studi del figlio, visse tra Teramo e Genova. Ma Vasto rimase sempre nel suo cuore e un suo grande desiderio era quello di suonare una sua romanza, che aveva riscosso molto consensi all’estero e nel 1930 all’Associazione Abruzzese e Molisana.
Ma un “illustre Cavaliere”, che non vuol nominare, si è dato da fare per gettare fango sulla sua persona, tanto che il dottor Luigi Peluzzo, inviandogli la tessera di Socio Onorario del Circolo “Amici della Musica”, da lui fondato, gli scrive: “Illustre Maestro, so dell’ingrata lotta fattale in questo paese, tanto cara ai buoni vastesi, ma tanto ingrato a causa dei cattivi vastesi, (e sono la stragrande maggioranza per non dire la normale totalità), i quali, alle virtù dei propri concittadini, non sanno opporre altro che disonestà, denigrazione, sarcasmo e tendenziose insinuazioni, mentre esaltano, anche di più di quanto sarebbe necessario, le non sempre apprezzabili virtù di non sempre illustri ospiti”.
Ferito nell’onore e per regolare i conti con il suo “nemico”, Alfredo Anelli torna in treno a Vasto e “quando vi giunsi, e dal Muro delle Lame rividi, dopo tanti anni, quel grandioso panorama e quel mare immenso, fui invaso da tanta commozione che per un istante dimenticai lo scopo per cui ero tornato al mio paese”.
E lo stesso Anelli, nel concludere i suoi “Ricordi artistici”, vuole ricordare i suoi amici, oltre a Florindo Ritucci-Chinni, Temistocle d’Ettore e Luigi Peluzzo, i “maestri Mauro Pillon e Filippo De Cinque, i quali mi vollero veramente bene”, ed ancora Angelo Cianci “onore e vanto della città di Vasto” ed Espedito Ferrara “il quale per più di un quarantennio ebbe sempre per me parole di lode e d’incoraggiamento”.
Alfredo Anelli nella sua lunga carriera ha composto più di 80 composizioni tra pezzi pianistici e romanze, ed ha eseguito 35 concerti, senza tener conto di tutti quelli eseguiti nel periodo giovanile a Vasto nel Teatro Rossetti.
Lino Spadaccini

1 commento:

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

pare che il "trombone" al Rossetti spernacchi ancora ....