ETTORE CANCELLIERI (1916-1934), RICORDO DI UN GIOVANE E PROMETTENTE CALCIATORE
di Beniamino Fiore
Tra i numerosi personaggi, noti e meno noti, della ultracentenaria storia del calcio vastese, merita un ricordo particolare lo sfortunato Ettore Cancellieri. Nato il 16 dicembre 1916 era stato chiamato, sulle orme del fratello maggiore Alberto, a far parte della locale Unione Sportiva Vastese all'età di 17 anni non ancora compiuti dall'allora presidente del sodalizio biancorosso Francesco Pomponio e da Marino Artese (valente e conosciutissimo calciatore di quegli anni).
Ettorino aveva esordito in prima squadra nel giugno 1933 in occasione di un incontro amichevole con il Chieti e dall'ora era riuscito a mettersi in grande evidenza, tanto che alcune squadre di serie A e B, tra cui il Verona Hellas e addirittura, si racconta, i vice campioni d'Italia dell'Ambrosiana Inter si erano interessate a lui.
Su Ettore Cancellieri calciatore abbiamo ritrovato un trafiletto pubblicato su un noto giornale sportivo della capitale nell'aprile del 1934: “...Tra i futuri campioni, del sempre più evoluto calcio abruzzese, possiamo e dobbiamo senz'altro includere il nome del giovanissimo Cancellieri di Vasto. Egli è un'ala dallo scatto fulmineo, buona falcata e tiro micidiale. In possesso di 'numeri' spettacolari tra cui il passo doppio, la finta che nove volte su dieci sbilancia l'avversario. Questo simpatico ed allegro giovane promette bene per una brillante carriera nel mondo del football”. Ma Ettorino non ebbe fortuna, infatti il 19 novembre 1934 un male inguaribile, all'età di 17 anni e undici mesi, lo rapì all'affetto dei familiari e degli amici e dal mondo calcistico abruzzese e forse nazionale.
Con questo piccolo articolo vogliamo anche ricordare, in occasione del 75° anniversario della scomparsa (19 novembre) di questo giovane e sfortunato calciatore, quanti hanno calcato, tra gioie, dolori, esaltazioni ed entusiasmi, il terreno dell'Aragona di Vasto e sono ormai passati nel dimenticatoio.
Ettorino aveva esordito in prima squadra nel giugno 1933 in occasione di un incontro amichevole con il Chieti e dall'ora era riuscito a mettersi in grande evidenza, tanto che alcune squadre di serie A e B, tra cui il Verona Hellas e addirittura, si racconta, i vice campioni d'Italia dell'Ambrosiana Inter si erano interessate a lui.
Su Ettore Cancellieri calciatore abbiamo ritrovato un trafiletto pubblicato su un noto giornale sportivo della capitale nell'aprile del 1934: “...Tra i futuri campioni, del sempre più evoluto calcio abruzzese, possiamo e dobbiamo senz'altro includere il nome del giovanissimo Cancellieri di Vasto. Egli è un'ala dallo scatto fulmineo, buona falcata e tiro micidiale. In possesso di 'numeri' spettacolari tra cui il passo doppio, la finta che nove volte su dieci sbilancia l'avversario. Questo simpatico ed allegro giovane promette bene per una brillante carriera nel mondo del football”. Ma Ettorino non ebbe fortuna, infatti il 19 novembre 1934 un male inguaribile, all'età di 17 anni e undici mesi, lo rapì all'affetto dei familiari e degli amici e dal mondo calcistico abruzzese e forse nazionale.
Con questo piccolo articolo vogliamo anche ricordare, in occasione del 75° anniversario della scomparsa (19 novembre) di questo giovane e sfortunato calciatore, quanti hanno calcato, tra gioie, dolori, esaltazioni ed entusiasmi, il terreno dell'Aragona di Vasto e sono ormai passati nel dimenticatoio.
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