sabato 21 novembre 2009

Carlo D'Aloisio da Vasto, grande artista, creatore e direttore del Museo d'Arte Moderna di Roma










Il 21 novembre 1971 muore a Roma il pittore e incisore Carlo d’Aloisio da Vasto. Insieme a Nicola Galante e Giovanni (Juan) Del Prete, Carlo d’Aloisio da Vasto è il pittore vastese più rappresentativo e famoso del panorama artistico novecentesco.

Nel 1908, all’età di sedici anni lascia la sua casa di Vasto alla volta di Roma, dove sono maggiori le possibilità di successo e di lavoro. Nel 1910 esordisce come xilografo, collaborando a vari periodici tra i quali “La Rivista d’Oggi”, “L’Attualità”, “Il Romanzo dei Piccoli” e, successivamente con “Emporium”, “Satana Bebba”, “Corriere dei Piccoli”, oltre ad illustrare molte copertine di libri stampati per Carabba, Mondadori, Trevisani, Maffei e Berlutti.Notevole è anche la produzione pittorica con numerose personali in Italia e all’estero, oltre che a mostre collettive, Biennali e Quadriennali. Nel 1927 sposa Elisabetta Mayo, anch’egli artista di notevoli capacità, in particolare nella scultura.Carlo d’Aloisio è stato anche ideatore e compilatore dell’Almanacco degli Artisti. Il Vero Giotto, pubblicato dal 1930 al 1933. Renato Guttuso nel 1981 scrive di lui: “Chi volesse farsi un'idea della società artistica e letteraria di una cinquantina d'anni or sono non dovrebbe trascurare di dare un'occhiata all'almanacco intitolato il Vero Giotto e dovuto all'iniziativa appassionata di Carlo d'Aloisio da Vasto”. Queste pubblicazioni rappresentarono il vero centro culturale del movimento artistico romano e non solo, con la partecipazione di tutti i più grandi artisti e critici dell’epoca.Nel 1935 gli viene affidato l'incarico di creare ed allestire la Sezione Moderna del Museo di Roma. Successivamente diviene direttore e conservatore del Museo, nonché direttore del Palazzo delle Esposizioni e della Galleria Comunale d'Arte Moderna. Nel 1950 propone al Comune di Roma ottenendolo, il trasferimento del Museo della Galleria nella sede attuale di Palazzo Braschi. Cura egli stesso la direzione del restauro del Palazzo e la sistemazione delle opere museali, documentative ed artistiche. Il corpo di Carlo d’Aloisio riposa accanto a quello della moglie nel nostro cimitero comunale, in una collocazione e in una condizione, a mio avviso, non degna del suo nome.

Per chi volesse approfondire la figura di Carlo d’Aloisio da Vasto può visitare il ricco e documentato sito internet a lui dedicato. Questo il link http://www.daloisiodavasto.it/

Lino Spadaccini

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