giovedì 24 settembre 2009

SAN MICHELE: "E' PI LU SANDE CHI SI FA LA FESTE"!


SAN MICHELE ARCANGELO
di F. Paolo (Cicco) Spadaccini

Ogni anno si ripete il rituale. Dopo che sarà stato appurato il dettaglio del programma della festa, compresi la compagnia giostraia, la provenienza della banda, gli artificieri, il complesso rock e il prezzo dei lupini e noccioline, dedichiamo un minuto al festeggiato.In fondo è per lui che si fa la festa.
"Or in quel tempo sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo. Vi sarà un tempo di angoscia, come non c'era mai stato dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro". (Dn 12,1) Michele era un angelo che rifulgeva per la sua bellezza spirituale. Già dagli ebrei era considerato come il principe degli angeli, protettore del popolo eletto, simbolo della potente assistenza divina. Nell'Antico Testamento appare per tre volte e viene indicato come il difensore del popolo ebraico e il capo supremo dell'esercito celeste che difende i deboli e i perseguitati.Il suo nome in ebraico suona Mi - ka - El e significa: Chi è come Dio? A San Michele è attribuito il titolo di “arcangelo”; lo stesso titolo con cui sono designati altri due Santi: Gabriele (forza di Dio), e Raffaele (Dio ha curato), notate la desinenza ele, da El, in tutti e tre i nomi.
S. Michele Arcangelo è l’avversario del demonio, vincitore dell'ultima battaglia contro satana e i suoi sostenitori.La descrizione della battaglia e della sua vittoria si trova nel capitolo 12° dell'Apocalisse:"Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli."Per noi cristiani, quindi, l'Arcangelo S. Michele è il più potente difensore del popolo di Dio.Nelle rappresentazioni iconografiche S. Michele viene rappresentato come un combattente, con la spada o la lancia nella mano, sotto i suoi piedi il drago-satana, sconfitto nella battaglia.Da secoli ci affidiamo alla sua protezione qui sulla terra, ma particolarmente nel momento del giudizio: "San Michele, difendici nel combattimento, affinché non periamo nel giorno del tremendo giudizio."La tradizione affida a San Michele anche il compito della "pesa" delle anime dopo la morte.Per questo talvolta, oltre alla spada, l'Arcangelo porta in mano una bilancia.Inoltre nei primi secoli del cristianesimo, presso i bizantini, San Michele era considerato come medico celeste delle infermità degli uomini."V'è a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, una piscina, chiamata in ebraico Betzaetà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. Un angelo infatti in certi momenti discendeva nella piscina e agitava l'acqua, il primo ad entrarvi dopo l'agitazione dell'acqua guariva da qualsiasi malattia fosse affetto" (Gv 5, 24)."Non solo hai sconfitto il drago grande e terribile nel tuo santuario di Chone, ma si è formato un corso d’acqua guaritrice di ogni malattia del corpo". Inno AKATISTO dedicato a S. Michele Arcangelo nella liturgia bizantina.
La Chiesa celebra la festa di San Michele, unita insieme a quella di San Gabriele e di San Raffaele, il 29 settembre. In passato, le feste liturgiche in onore dell'Arcangelo erano due (che si conservano ancora a Monte Sant’Angelo): il 29 settembre, a ricordo della dedicazione della Basilica e l'altra, l'8 maggio, anniversario dell'apparizione di San Michele al Gargano. Anche altre città in Europa (Jena, Andernach, Colmar) lo venerano come santo patrono; in Italia oltre a Vasto ci sono altre sessanta località, tra cui Caserta, Cuneo, Alghero, Albenga, ....A Lui si sono affidati interi popoli come i Longobardi, e sovrani come Carlo d'Angiò, grande protettore del Santuario del Gargano, e i regnanti della dinastia dei Valois. S. Michele è anche protettore di numerose categorie di lavoratori: farmacisti, doratori, commercianti, fabbricanti di bilance, giudici, maestri di scherma, radiologi.Alla sua protezione si affidano la polizia e i paracadutisti di Francia e d'Italia.E anche noi vastesi invochiamo la sua protezione sulla nostra città e sulle nostre famiglie.Molte madri vastesi si rivolsero al Santo per invocare la protezione per i figli che andavano in Guerra. Aggiungo che possa proteggerci anche dalle polemiche del giorno dopo.

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