giovedì 16 luglio 2009

Vecchie glorie della Bacigalupo incontrano il "fondatore" Nicola D'Annunzio











E’ in questi giorni a Vasto, proveniente da Perth, Nicola D’Annunzio, il fondatore della Bacigalupo nel lontano 1949. Bene hanno fatto gli attuali dirigenti della nota squadra cittadina ad invitare Nicola e le vecchie glorie della Bacigalupo per una simpatica rimpatriata. Ha dato il benvenuto fratel Pietro del Grosso responsabile del Centro Sportivo San Gabriele e presidente della squadra dal 2000. Paolo Leonzio presidente dal 1983 al 1999 ha ricordato i successi della squadra durante la sua presidenza e le tante iniziative organizzate tra cui il famoso Mundialito con 75 squadre da tutto il mondo. Il cavalier Enzo (Ronzitti), presidente dal 1973 al 1977, ha sottolineato la simpatia e il divertimento che regnava nel suo periodo. Il consigliere regionale Antonio Prospero ha ricordato il periodo in cui ha rilanciato la squadra. Il “fondatore” Nicola D’Annunzio, molto emozionato, ha fatto rivivere i momenti della nascita della squadra.
“Era la fine di aprile 1949 – ha detto - quando decisi di formare una squadra di calcio assieme ad un gruppo di amici. Ma fu allora che accadde la tragedia di Superga e tutti i giocatori del Torino persero la vita. Pensai che la memoria di quella “mitica” squadra non poteva scomparire e decisi di intitolare la mia squadra al famoso portiere Valerio Bacigalupo. Fu così che il 10 maggio 1949 la “Bacigalupo Calcio Vasto” venne fondata nella sacrestia della chiesetta di Santa Lucia. Tra i vecchi fondatori c’è qui presente Francesco La Verghetta”. “Bisognava comperare le magliette, ma di soldi non ce n'erano. Allora approfittai della festa di San Nicola e della processione che passava davanti alla chiesetta di Santa Lucia, per vendere un po’ di gassose e recuperare qualche lira. Mi recai alla ditta Perrozzi, gli dissi che ero il figlio di “La Musculalle” e mi diedero ghiaccio e gassose da vendere ai passanti. Mi andò bene. Con il ricavato pagai il fornitore e con il resto comprai undici magliette bianche che, aiutato da mia sorella Antonietta e da mia cugina Elisabetta, feci tingere color granata; una nera era per il portiere. Come distintivo: su fondo bianco venne disegnata una croce nera e la scritta in oro Bacigalupo”.
Altre memorie sono subito tornate alla mente a tutti i presenti e la serata è finita in un autentico amarcord.

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