lunedì 1 giugno 2009

SCINTILLE TRA SIGISMONDI (Pdl) - F.PAOLO D'ADAMO (IDV)






DA ETEL SIGISMONDI CANDIDATO ALLE PROVINCIALI PER IL PDL E FRANCESCOPAOLO D'ADAMO CANDIDATO PER L'ITALIA DEI VALORI, RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO


Caro D’Adamo,
non vorrei che l’invito rivolto al candidato Sputore diventasse motivo per l’ennesimo litigio all’interno della maggioranza per stabilire quale sia il partito più rappresentativo del centrosinistra e chi, tra Te e lui, sia più titolato a confrontarsi. Per togliere ambedue dall’imbarazzo e per “par conditio”, sono disponibile ad un incontro a tre su temi provinciali e comunali; sempre che la Tua presenza sia di conforto e supporto al candidato Tuo alleato e non a me. Al fine di poterlo meglio organizzare, Ti suggerisco di concordare con il Tuo “compagno” di giunta l’ubicazione più acconcia; possibilmente, così come sembra auspicare Sputore, nelle vicinanze di una gelateria.
Mi auguro che, almeno questa volta, giungiate con posizioni condivise senza litigare tra voi.
Nella speranza Tu sia disponibile, tra una pedalata e l’altra, a dar vita ad un piacevole e costruttivo confronto, rimango in attesa di Vostre comuni indicazioni.
Naturalmente l’incontro dovrà essere pubblico.
Cordialmente.
Etelwardo Sigismondi
LA RISPOSTA DI FRANCESCOPAOLO D’ADAMO

Vorrei capire perché nessuno mi risponde a tono. Tempo addietro avevo chiesto pubblicamente al Presidente Tommaso Coletti di replicare altrettanto pubblicamente ad una precisa domanda: “ I voti dati al candidato Francescopaolo D’Adamo (IdV), sono voti utili alla coalizione o voti sprecati ?” Nessuno ha risposto (pubblicamente). Qualche giorno fa invece, ho chiesto al candidato Etelwardo Sigismondi (PdL) di essere invitato ad un pubblico incontro, proposto dallo stesso Sigismondi al candidato del PD, esponente di uno dei principali partiti italiani. Prima silenzio assoluto, poi mi invita convincere il mio “compagno” di giunta ad affrontare un incontro a tre (magari in una gelateria). Mi domando: Faccio così paura? Oppure mi si valuta tanto inetto da non considerare assolutamente quanto chiedo o propongo? Sarà per motivi di fotogenia che un mio manifesto non dura attaccato più di due ore o perché dallo sguardo traspare troppo la mia passione per Vasto? Quando mi fermo a parlare con la gente perché si formano immediatamente capannelli? Sono un bravo cabarettista o il mio modo di affrontate i problemi o fornire idee attrae? Neppure Massimo Desiati dal suo speciale e iridescente osservatorio spende un pensiero sul sottoscritto, dai siti “aggressivi” nemmeno una parola, sui principali giornali mai pubblicato un primo piano. Eppure di articoli ne ho diffusi, di elementi ne ho forniti. Forse non sono stato abbastanza polemico?Ho prenotato per un’ora il palco per i comizi in piazza ma non credo che la utilizzerò.

FRANCESCOPAOLO D'ADAMO

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