IL MERCATO DELLE ERBE
Accanto all’”industria” del turismo, solo di recente in espansione, Vasto ha sempre vantato una ricca agricoltura, soprattutto ortaggi, uliveti e vigneti, oltre naturalmente ad una florida pesca ed un ricco artigianato (fabbri, ramai, falegnami).
I famosi orti di Vasto (di cui prima o poi sarà opportuno ricostruirne le storia), si trovavano lungo quell’ampia fascia di verde che separa Vasto città dalla Marina e quindi con una grande esposizione al sole (il dislivello è di soli 147 metri) e sufficientemente riparata dai venti. Nel 1914 nacque l’ “Associazione degli Ortolani” con un moderno statuto ed un peso politico-amministrativo enorme. Persino i posti di vendita al mercato erano assegnati dall’Associazione e quando, nei primi anni cinquanta, ci fu il trasferimento del mercato da Piazza Barbacani a Piazza S.Chiara in una moderna (per allora) struttura coperta, l’assegnazione dei posti fu fatta per sorteggio dal Presidente dell’Associazione all’interno dell’aula consiliare del Municipio che allora era ubicata nell’aula magna del palazzo scolastico di Corso Nuova Italia, lato est. Chi non era iscritto all’Associazione non aveva diritto al banco di vendita in ferro e doveva accontentarsi di postazioni di fortuna o all’ingresso o fuori dal mercato.
Con l’apertura del mercato di Santa Chiara, che comprendeva nei due piani di vendita frutta e verdura e pesce, cessarono i suggestivi mercati natalizi a Piazza L.Valerio Pudente (ortaggi) e Piazza del Popolo (pesce).
Oggi la situazione è molto meno prospera: la grande distribuzione e l’abbandono degli orti da parte dei giovani hanno fortemente impoverito il settore ed il mercato di S.Chiara andrebbe ristrutturato e rivitalizzato sull’esempio di quei “mercati delle erbe” che si vedono in tante città.
NICOLANGELO D’ADAMO
I famosi orti di Vasto (di cui prima o poi sarà opportuno ricostruirne le storia), si trovavano lungo quell’ampia fascia di verde che separa Vasto città dalla Marina e quindi con una grande esposizione al sole (il dislivello è di soli 147 metri) e sufficientemente riparata dai venti. Nel 1914 nacque l’ “Associazione degli Ortolani” con un moderno statuto ed un peso politico-amministrativo enorme. Persino i posti di vendita al mercato erano assegnati dall’Associazione e quando, nei primi anni cinquanta, ci fu il trasferimento del mercato da Piazza Barbacani a Piazza S.Chiara in una moderna (per allora) struttura coperta, l’assegnazione dei posti fu fatta per sorteggio dal Presidente dell’Associazione all’interno dell’aula consiliare del Municipio che allora era ubicata nell’aula magna del palazzo scolastico di Corso Nuova Italia, lato est. Chi non era iscritto all’Associazione non aveva diritto al banco di vendita in ferro e doveva accontentarsi di postazioni di fortuna o all’ingresso o fuori dal mercato.
Con l’apertura del mercato di Santa Chiara, che comprendeva nei due piani di vendita frutta e verdura e pesce, cessarono i suggestivi mercati natalizi a Piazza L.Valerio Pudente (ortaggi) e Piazza del Popolo (pesce).
Oggi la situazione è molto meno prospera: la grande distribuzione e l’abbandono degli orti da parte dei giovani hanno fortemente impoverito il settore ed il mercato di S.Chiara andrebbe ristrutturato e rivitalizzato sull’esempio di quei “mercati delle erbe” che si vedono in tante città.
NICOLANGELO D’ADAMO
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