domenica 31 maggio 2009

Nicolangelo D'Adamo a Beppe Fioroni: ecco i problemi della scuola


Ieri sera si è svolto l’incontro “Funzione docente e scuola in cammino per un territorio che cresce", a cui ha partecipato l'ex ministro della P.I. Beppe Fioroni.
Ha introdotto il tema il dirigente scolastico Nicolangelo D'Adamo.
Il preside del Liceo Scientifico ha subito precisato che "per lasciare più spazio agli ospiti mi limitero’ ad alcune informazioni e provocazioni sulla realta’ attuale della scuola italiana"."Innanzi tutto voglio esprimere la solidarieta’ delle scuole autonome d’Abruzzo, di cui sono il presidente , e mia personale , ai trecento colleghi dirigenti di altrettante scuole del Lazio associate nella Asal per essere stati insolentiti dal ministro solo perche’ si erano permessi di chiedere finanziamenti alle famiglie degli studenti in assenza di rimesse sufficienti da parte dello stato.Ci sono attivita’, obbligatorie per legge, come la nomina dei supplenti, le visite fiscali, i corsi di recupero e gli esami di stato che hanno costi notevoli e non sempre bastano le anticipazioni di cassa.Purtroppo il pesante intervento del ministro Gelmini c’e’ stato dopo che il 6 maggio scorso la camera ha approvato due mozioni della maggioranza che impegnano il governo a dare più soldi alle scuole private con la finanziaria del 2010. Si resta sgomenti davanti a queste notizie, che passano quasi sotto silenzio, se si pensa che la scuola pubblica in seguito alla cura Tremonti perdera’ otto miliardi e mezzo di finanziamenti in tre anni, che non saranno reimpiegati nella scuola, e 134.000 posti di lavoro”.Solo nel 2012 – ha continuato il dirigente scolastico Nicolangelo D’Adamo - i cosiddetti risparmi sulla scuola saranno reimpiegati sul personale e si spera sull’edilizia scolastica di cui tanto bisognerebbe dire. Colgo qui l’occasione per ringraziare il presidente Coletti che in controtendenza ha massicciamente investito sull’edilizia scolastica in provincia, e a vasto in particolar modo con la realizzazione dell’edificio che ospitera’ l’Istituto d’Arte per un importo di 7.000.000 di euro.Solo in Abruzzo il prossimo anno ci saranno 873 unita’ lavorative in meno nell’organico di diritto, 19 istituzioni scolastiche autonome in meno in seguito alla razionalizzazione, 126 posti in meno di seconda lingua comunitaria ed altri 110 unita’ lavorative sull’organico di fatto, per un totale di 1.108 posti di lavoro in meno solo in Abruzzo. non mi sembra poco. La circostanza che irrita di piu’ e’ che a fronte di questi ulteriori maggiori finanziamenti, da parte dello stato c’e’ la totale assenza di richiesta alle scuole private di adeguamento agli standard organizzativi delle scuole pubbliche (sia nel reclutamento del personale e nella sua gestione, che nell’applicazione del ccnl, l’obbligo di inserimento dei disabili e l’assunzione dei docenti di sostegno ecc.).Se e’ vero che la destra vuole un sistema formativo misto - pubblico/ privato – accetti la lotta ai diplomifici e magari si ponga mano anche alla riconsiderazione del valore legale del titolo di studio. Si dia una dignita’ professionale ai docenti anche nella busta paga e allora alla scuola del merito che tutti auspichiamo cominceremo a crederci di piu’.Il maggior rigore di cui tanto parla l’attuale maggioranza mi sembra una scoperta tardiva. Fu proprio il ministro Moratti che invento’ le commissioni interne per gli esami di stato e dopo quel periodo lassista, si torno’ al metodo Berlinguer con l’ultimo governo Prodi e ministro della pubblica istruzione era appunto l’on. Fioroni. Cosi’ come sempre il ministro Fioroni ha riformato tutto il vecchio pernicioso sistema dei crediti e debiti scolastici con un sistema di maggiore rigore e serieta’.E allora di quale scuola seria si vuole parlare?Se le rimesse governative alle scuole sono diminuite del 52% forse dovremmo parlare di altro.E tutto questo mentre la grande sfida degli obiettivi di Lisbona si avvicina. il 2010 e’ ormai alle porte e non mi risulta che sia stato varato o sia in gestazione un vasto quadro di aggiornamento per farci trovare pronti dai nostri partners europei. ci si affidera’ come al solito alla buona volonta’ dei docenti”.Quindi D’Adamo rivolgendosi a Fioroni ha così concluso: “Chi vi parla andra’ in pensione il 1° settembre. Il primo anno di insegnamento nella secondaria superiore – nel 1971 - senti’ parlare di una grande riforma della scuola, addirittura gia’ pronta in Parlamento. Non e’ mai arrivata. ne’ quella, ne’ un’altra riforma. E nonostante cio’ i nostri diplomati non sono affatto inferiori ai loro coetanei stranieri. Questa e’ la migliore risposta a quanti cinicamente disprezzano i lavoratori della scuola."

Nessun commento: