Riceviamo e pubblichiamo una poesia scritta qualche settimana fa da Giuseppe F. Pollutri. L'autore, che ha trascorso la sua infanzia a Vasto Marina, ricorda come "era dolce nel mattino scendere a riva, con i primi raggi di luce sul levigato mare di perla".
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Nella mia vita
Era dolce per me nel mattinoscendere a riva, con i primi raggi
di luce sul levigato mare di perla,
lasciando orme di me sulla greve rena,
dare alla prima onda bianche caviglie
per frangersi con spuma lieve e breve,
passo dopo passo,
fra guizzanti affollati latterini. Era dolce
per me nel mattino
lasciare con la chiglia la riva, seguitando
la traccia vermiglia e rilucente del sole,
battere cadenzando il respiro
lo stillante remo e traguardare
con occhi socchiusi l’orizzonte,
la mia quotidiana meta di luce.
Dio mi donava da ultimo
e di nuovo un suo settimo giorno.
Era nel tempo di maggio,
memoria d’uomo
della mia vita terrena d’allora.
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