mercoledì 29 aprile 2009

Pietro Muzii un grande sindaco dell'Ottocento

di Lino Spadaccini

Il 3 maggio 1857 si spegneva all’età di 73 anni Pietro Muzii, un uomo straordinario che ha ricoperto la carica di primo cittadino della nostra città per ben quattro volte.



Pietro Muzii è stato un sindaco vero, che ha dato tutto il suo tempo, la sua esperienza, la sua generosità di uomo schietto e sincero per realizzare il suo sogno, quello di vedere una città fiorente nel commercio e nella cultura, una città a misura del cittadino, vicino ai più deboli e sfortunati.

Profonda e sincera fu l’amicizia e l’ammirazione di Luigi Marchesani verso quel sindaco che amava profondamente la sua patria: “Sì belle cose mi farebbero desiderare tuttora la penna fra le mani a dettar la Storia di Vasto”, scrisse il Marchesani nel 1842, “per segnare su quelle pagine le utili opere ed istituzioni pubbliche attuate in questo anno da Pietro Muzj. Ma la Storia è già compita e pubblicata. Però questi miei scritti, che a me, non al pubblico son noti, io preparo il fino marmo con cui i posteri potranno effigiare statua di riconoscenza verso di un uomo veramente grande, veramente benemerito della patria, il quale questo anno di suo Sindacato ha fatto più che tutti i Sindaci di varii secoli. Egli ben riesce ne’ suoi progetti, perché ha cognizioni, volontà, fermezza, e gode di grande ascendente tanto sul pubblico vastese, quanto sui magistrati superiori della Provincia”.

Tante furono le opere compiute nell’arco dei quattro mandati di sindaco, tra il 1814 ed il 1851: restaurate e rese più efficienti le esistenti fontane, molte nuove furono costruite, tra cui la Fontana della dritta, quella costruita nella strada di S. Onofrio, quella di Porta S. Maria ed in particolare Fonte Nuova, che è l’unica ancora visibile oggi e fa bella mostra di sé sotto la Loggia Amblingh; Fiere Regie, Monte de’ Pegni, Monte Frumentario, strade ampliate e abbellite; estese il perimetro del suolo abitabile per permettere la costruzione di nuove case; pose molta attenzione alla scuola pubblica, portò il Culto a S. Michele nella chiesa del Carmine e molte chiese furono restaurate a causa del cattivo stato in cui versavano.

Ma l’opera per cui il Muzii viene ancora oggi ricordato è l’istituzione del Museo Archeologico, il primo realizzato in Abruzzo, destinato a raccogliere i numerosi reperti rinvenuti nella nostra città.
Cesare Del Greco scrisse del Muzii: “Fu amato, riverito ed ammirato in vita, ma sia più conosciuto e desiderato in morte…! La sua casa fu tempio di oracoli. In lui il ricco ritrovò sua guida; l’oppresso il difensore; l’orfano il padre. Dotato di ogni gentil sentire, fu cortese, amabile, generoso con tutti”.

Nella foto la copertina dell'interessante libro sul sindaco Pietro Muzii scritto da Lino Spadaccini.

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