giovedì 15 ottobre 2020

Dal taccuino di Angelo Del Moro: LA CAPACITA' DI RITROVARE SE STESSI PER SUPERARE GLI OSTACOLI DELLA VITA

 

CROCE E DELIZIA: VI FA PROVARE IL PIACERE ASSOLUTO DELLA LIBERTÀ'. MA PUÒ' RIVELARSI UNA PRIGIONE: BISOGNA USCIRE DALL'ISOLAMENTO PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI. 

di Angelo Del Moro

La passione ci salverà. Per fortuna che in fondo al tunnel una luce c'è.
"Se la solitudine esistenziale è una inesorabile condanna, possiamo affrontare opponendole una vita, nel bene e nel male, intensamente vissuta. La passionalità è l'antidoto a questa malattìa esistenziale", svela Nardone. "La rottura del cerchio della solitudine risiede in un atteggiamento personale di coinvolgimento, che comporta un impegnarsi a fondo almeno per qualche cosa, un credere in alcuni valori, un essere disposti a lasciarsi "toccare" nel proprio intimo da eventi, idee, ideali, sentimenti, affetti, problemi altrui: infine un attenzione verso noi stessi fatta di sforzo di conoscenza e ricerca di orientamenti e significati ".

Solo in questo modo riusciremo a rompere la solitudine di vuotezza, la quale potrà attanagliarci ancora, di quando in quando, ma non avrà presa stabile su di noi.

"Se riusciremo ad amare senza imprigionare, ad essere amati senza temere l'abbandono, a credere in certi ideali e doveri che si impongono pur lasciando intatta la nostra libertà, a provare stupore e ammirazione davanti al mondo, a scoprire con gioia i tratti di bontà negli altri uomini e a non sentirci rivoltati dai loro limiti e delle loro cattiverie, avremo trovato altrettanti sintomi che, in fondo, il gelo della solitudine negativa non si è stretto attorno al nostro cuore".

Allora sì che potremo vivere una solitudine felice (fondamento dell'autonomia personale). Non qualcosa da cui fuggire, ma il luogo in cui rifugiarsi nei momenti peggiori , per recuperare le forze, trasformare ciò che sembra negativo in positivo e riprendere il nostro viaggio nella vita.

Ciononostante "la psicologia appare ben poco precisa nel definire le caratteristiche della solitudine, descrivendo talvolta come uno stato d'animo, altre volte come un sentimento, addirittura come un'emozione, persino come una dinamica relazione", sostiene Giorgio Nardone, autore di un altro volume "Oltre se stessi". Per chiudere, la solitudine è come la vostra ombra, qualcosa di cui mai potremo sbarazzarci. Illuminanti le parole di Shakespeare : "E" folle colui che vuole cancellare la propria ombra e ci si perde dentro".

Vasto, 12.10. 2020

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