venerdì 25 settembre 2020

LA COSTA DEI TRABOCCHI “ UN PATRIMONIO DA DIFENDERE"


LA COSTA DEI TRABOCCHI “ UN PATRIMONIO DA DIFENDERE" 

di CONCETTA RUSSO

La Costa dei Trabocchi, che si estende lungo l’Adriatico da Francavilla a S. Salvo, è ormai famosa nel mondo e costituisce motivo d’orgoglio per tutti gli Abruzzesi. Da sempre essi fanno a gara a esaltarne le caratteristiche appellandosi a una cultura millenaria, che spazia da un patrimonio ambientale e storico-artistico di pregio a un’enogastronomia d’eccellenza, fiore all’occhiello del made in Italy.

Qui sopravvivono, alla cementificazione in corso, gioielli di rara bellezza, dove ancora è possibile immergersi in una natura rigogliosa tra orti e pinetine che sfiorano spiaggette rocciose presiedute dai primitivi trabocchi dei pescatori o godere di viste mozzafiato.

Eppure un patrimonio così ricco, che appartiene a tutti noi, oggi rischia di essere intaccato da una gestione distruttiva del territorio...

Scrivevo quanto sopra in un articolo del 2016, in occasione del referendum contro le trivelle, che mi vide impegnata col WWF frentano nella difesa del territorio, grazie anche alla tenacia e alla passione della presidente Fabrizia Arduini che ricordo con particolare affetto.

Oggi, alla luce degli ultimi avvenimenti, queste parole assumono una nuova e più ampia connotazione chiamandotutti ad agire in difesa dell’ambiente anche al di là del proprio territorio e della propria collocazione politica. La crisi climatica e la pandemia in corso stanno accelerando un processo di cambiamento irreversibile, proiettandoci verso quella che molti autori definiscono la terza rivoluzione industriale con l’abbandono del petrolio e l’utilizzo dell’energia rinnovabile. Una nuova coscienza collettiva s’impone per riuscire ad arginare catastrofi ambientali sempre più frequenti e sempre meno lontane da noi. Gli incendi in Amazzonia, polmone verde della Terra, come pure quelli che nascono un po’ ovunque, ci sconvolgono, ma quando la devastazione tocca le nostre case, i nostri giardini, le nostre oasi, le ferite lasciano il segno e arriva il momento di agire in maniera concreta incominciando a difendere ciò che c’è più caro.

Qui a Vasto, l’incendio nelle due oasi, quella dunale e quella di Punta Penna-Aderci, dopo le vaste polemiche sulla “ discoteca a cielo apertoin riserva ”, è sembrato a molti una catastrofe annunciata. Ecco perché mi sento di unirmia molte delle associazioni ambientaliste, il WWF in primis, che da anni combattono per strappare all’oblio specie animali e vegetali e realizzare una sana politica ambientale.

La “ Camminata per il Parco “ che dal 18 al 20 settembre ha visto coinvolto gli attivisti del WWF Andrea Natale e Marco Terrei in un’esplorazione della Costa dei Trabocchiinsieme molti amici,Danilo, Lino, … ha avutol’obiettivo di rilanciare l’interesse per un’area protetta, quella del Parco Nazionaledella Costa Teatina, che dal 2001 attende risposta, ma è solo l’ultima delle molteplici iniziative ambientali che stanno fiorendo un po’ ovunque e che sostengo ogni volta che mi è possibile.

Ho preso parte all’esplorazione solo per un breve tratto a piedi, tra le calette che si snodano da Punta Penna a Vasto ma è mi è servito ad approfondiremolte problematicheambientali( l’abuso edilizio, gli scarichi in mare, l’erosione della costa, l’abbandono dei rifiuti... ) attraverso il confrontocon amici e la narrazione dei personaggi incontrati lungo il cammino, ma soprattutto ha contribuito a ridarmi una carica che mi mancava da tempo, a spronarmi a superare le difficoltà che ci attendono e a guardare con ottimismo al futuro delle ultime generazioni.

Concetta Russo
Vasto 22-09-2020

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