venerdì 14 febbraio 2020

Loggia Amblingh, pericolo di dissesto: “che fine ha fatto l’acqua che prima copiosa usciva dalle cannelle del muro?”

Il Consorzio di Bonifica non dà risposte alle richieste di manutenzione
Prima da tutte le cannelle dei fori drenanti del muro usciva acqua 

La storia è questa. Il 15 maggio 2019 i residenti di via Fonte Joanna hanno segnalato al Consorzio di Bonifica Sud - e per conoscenza al Comune -  che  dai fori drenanti del lungo muro sotto piazza Marconi e Loggia Amblingh  non usciva più acqua come nei decenni precedenti. La questione che ponevano era molto seria: se l’acqua non esce più da quelle cannelle che fine ha fatto? E facevano presente che l’umidità nelle cantine era aumentata e che attorno a casa erano cresciuti muschio e equiseto (piante tipiche delle zone paludose) mai visti prima.
 
Il sopralluogo del 16 ottobre 2019 con l'assessore Forte, 
il commissario Amicone e i tecnici. 
Dopo vari solleciti,  il 16 ottobre si sono presentati in via Fonte Joanna i tecnici del Consorzio capitanati dal Commissario Franco Amicone e quelli del Comune con l’assessore Giuseppe Forte.  L’ispezione portò alla conclusione che i tubi drenanti delle cannelle del muro si erano ostruiti a causa di radici o altro e che si poteva fare un tentativo di ripulirli per dare sfogo all’acqua, per farla uscire come in passato. La promessa fu che tra Comune e Consorzio di Bonifica si sarebbe trovato un accordo  per fare in breve tempo questo lavoro di stasamento. C’era da definire tra i due enti a chi spettava la manutenzione dell’opera: al Comune o al Consorzio?

Sono passati altri 4 mesi ma lo stasamento dei tubi drenanti delle cannelle non è avvenuto.
Il Comune ha solo mandato un giorno una squadretta a tagliare i rami pendenti della acacie, operazione che non c’entra nulla con la  richiesta in parola.

Il 20 gennaio 2020 i residenti hanno presentato ancora un sollecito al Consorzio: “Che fine ha fatto l’acqua che prima copiosa usciva da quelle cannelle?”, hanno nuovamente chiesto al Commissario  Amicone, ma finora la risposta non è arrivata.

NICOLA D’ADAMO
(uno dei residenti)

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