domenica 8 dicembre 2019

Il lungo cammino di San Paolo: nella solennità dell'Immacolata la benedizione delle campane

Fine anni '80
2019


Foto storiche dei 40 anni della comunità
Domenica 8 dicembre 2019, nel giorno della solennità dell'Immacolata Concezione, alle ore 10.30 prima della S. Messa delle ore 11.00, si svolgerà la Benedizione del Concerto delle nove campane che andranno ad impreziosire il nuovo Campanile della chiesa di S. Paolo Apostolo. 
Una data sicuramente significativa per la comunità di S. Paolo, guidata dal parroco Don Gianni Sciorra, che
aggiunge un importante tassello nel processo di ultimazione della chiesa a quasi ventisette anni dalla cerimonia di dedicazione. Era, infatti, il 10 gennaio del 1993, come testimoniato dalle straordinarie immagini trasmesse all'epoca da TRSP e oggi ripubblicate da Misericordia TV, quando Mons Antonio Valentini, Arcivescovo della Diocesi di Chieti-Vasto, consacrava la chiesa di S. Paolo Apostolo. Una data, a buon ragione, definita "storica" dal periodico VastoNotizie, giunta esattamente dopo vent'anni dall'erezione della parrocchia avvenuta per mano di Mons. Vincenzo Fagiolo, il 19 dicembre 1973, per soddisfare le necessità di un quartiere in forte espansione. Il primo gennaio del 1978 venne nominato parroco don Eugenio Marciano.
Sindaco Prospero, card. Fagiolo, don Cassio Menna
Con l'arrivo di don Cassio Menna, dal settembre del 1983, in attesa della costruzione della chiesa, le S. Messe venivano celebrate nel piccolo edificio sito in via Nicola Bosco, oggi sede dei Servizi Sociali del Comune di Vasto. In questi anni si formò anche il primo gruppo di Azione Cattolica, guidata da Nino Fuiano e Ida Pepe, che attirò molti ragazzi e giovani del quartiere.

L'8 luglio del 1984 avvenne la posa della prima pietra della chiesa alla presenza di Mons. Fagiolo e del Sindaco di Vasto Antonio Prospero.Il disegno, opera degli architetti De Vivo e Fallani, successivamente aggiornato dall'architetto Angelo Molfetta, rappresenta la tenda degli Ebrei dove era custodita l'Arca Santa, simbolo della presenza del Signore.
Intorno alla fine degli anni '80, le celebrazioni liturgiche vennero spostate nell'ampia sala-teatro ancora allo stato grezzo, nello stesso salone che per tanti anni ha ospitato il grande presepio meccanizzato, molto apprezzato dai visitatori durante il periodo natalizio. Con l'arrivo nell'estate del 1988 del nuovo parroco, don Antonio Di Francescomarino, venne dato un forte impulso all'ultimazione della chiesa, grazie anche ad un cospicuo finanziamento di 400 milioni dalla CEI ed altri 359 milioni dal Ministero dei Lavori Pubblici con la legge 178 del 1972.
Il 10 gennaio del 1993, alla presenza delle autorità civili e militari e di tantissima gente assiepata in ogni angolo della chiesa, è avvenuta la solenne cerimonia di dedicazione con la benedizione dell'acqua e l'aspersione del popolo, delle pareti della chiesa e dell'altare, i riti dell'unzione e dell'incensazione dell'altare. 
Nell'omelia Mons. Valentini ha pronunciato parole di elogio per la comunità e per quanti si sono adoperati per realizzazione della chiesa. La celebrazione liturgica è stata allietata dal coro parrocchiale diretto da Francesco Paolo Saraceni.
La festa della comunità è proseguita nel pomeriggio, presso la sala teatrale, con il recital di Francesco Marchesani, accompagnato da Vincenzo De Sanctis, e la rappresentazione messa in piedi dai giovani di Azione Cattolica di "Una Comunità, la sua gente, la sua storia", in cui si narrava, con un eccellente parallelo biblico, la nascita e la crescita del quartiere di San Paolo.

Lino Spadaccini





Opuscolo stampato dalla comunità parrocchiale per far affermare
il nome "Quartiere San Paolo"
,  al posto  "Zona 167" nome non gradito  dai residenti.












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