venerdì 6 dicembre 2019

Dal taccuino di Angelo Del Moro: L'AVIDITA' E' UNA FORMA ESTREMA E IMMORALE DI EGOISMO

L'AVIDITA' E' UNA FORMA ESTREMA E IMMORALE    DI   EGOISMO
di Angelo Del   Moro
E'    caratterizzata da una distorsione   del normale desiderio di possedere qualcosa, una vera e propria patologia incontrollabile. Rende disumani coloro che ne sono colpiti e fa soffrire enormemente le vittime   e per questo si può dire che è pericolosa e distruttiva.
Seneca, il filosofo e tragediografo   latino del primo secolo, riconobbe che chi è avido non è mai contento. Osservò: "Per gli avidi è troppo poco la natura". Il filosofo del secolo scorso Erich Fromm giunse a   una conclusione simile: "l'avidità è un   pozzo senza fondo, che esaurisce la
persona   nello sforzo incessante   di soddisfare il bisogne senza   mai raggiungere la soddisfazione".

Che sia così lo si può notare dovunque   e a qualunque livello:   nella   politica, sul lavoro, a scuola e nella società in generale.   L'influenza deleteria   della cupidigia   si è estesa al commercio,   alla politica e persinO alle religioni più diffuse.

L'avarizia   è alla base delle frodi, della corruzione e delle truffe finanziarie. Questo smentisce l'idea che nasca dalla necessità, che sia prerogativa di poveri   o bisognosi. E' invece un   difetto diffuso, un desiderio abnorme e incontrollato, riscontrabile in tutte le classi sociali, anche in chi   non è affatto nel bisogno. Per questo è così   insidiosa: anche persone che normalmente si accontentano della loro sorte manifestano avidità se ne hanno l'opportunità. Il progresso scientifico ed tecnologico ha suscitato un tale intesse per la   prosperità materiale che i valori culturali   e spirituali   vengono trascurati.

Triste a   dirsi, senza una rivoluzione globale   nella sfera del pensiero niente cambierà   nella  condizione umana  ed la catastrofe sarà inevitabile. L'unica soluzione è quella di un   cambiamento del modo di pensare e di agire dell'uomo. I tristi fatti della  storia, però,  sollevano  seri dubbi sul desiderio e sulla capacitò dell'uomo di cambiare.

Afferma il Qohelet: "Chi ama il denaro non sarò mai soddisfatto, chi desidera la ricchezza non avrà mai tutto quello che vuole". Allo stesso modo, chi ama avidamente il potere, i   beni materiali, il cibo o il sesso   non si sazierà mai, a prescindere dalla   quantità che potrà ottenere.
Vasto, 27.11.2019
;

Nessun commento: