giovedì 15 agosto 2019

Oggi tradizionale Festa dell'Assunta, Vasto su RAI1

FEDE E DEVOZIONE DEI VASTESI NEL TEMPO
 di Lino Spadaccini
La Oggi 15 agosto, giorno di Ferragosto, solennità dell’Assunzione della beata Vergine Maria compatrona della nostra città.
Una festa dal sapore particolare quella di quest'anno, con la S. Messa delle ore 11 celebrata nella chiesa di S. Maria Maggiore da S.E. Mons. Bruno Forte e trasmessa in diretta su Rai 1, all'interno della trasmissione "A Sua immagine".



Fino al 1827, quando il patrocinio della Città passò a San Michele Arcangelo, S. Maria Assunta era patrona della Città del Vasto.Nel passato, il patrocinio dell’Assunta non ebbe solo il riconoscimento popolare, ma anche la sanzione ufficiale, in quanto negli attestati sanitari rilasciati dall’Università (in pratica l’attuale Comune) nel cinquecento erano presenti le armi marchesali, lo stemma municipale ed al centro la figura dell’Assunta. Questa consuetudine venne mantenuta sicuramente almeno fino al 1729.
Essendo patrona della città, notevoli erano i festeggiamenti che ogni anno venivano organizzati. In particolare era consuetudine dell’Università l’omaggio alla sua protettrice presentando nel giorno dell’Assunta tre palii o stendardi, uno rosso, uno verde ed uno turchino, con cui venivano premiati i vincitori delle corse di cavalli ed altri pubblici giochi.
L’omaggio dei palii venne abolito solo nel 1809, a causa dei continui litigi tra Mariani e Petroni.
A proposito dei palii, il canonico Diego Maciano, nelle sue cronache vastesi, racconta di un episodio che sa quasi di miracolo, quando un fantino rimase ucciso dal suo cavallo. Si pensava fosse morto, ma “per gratia della B.Vergine”, tornò in sé otto/nove ore dopo e si salvò.
La festa dell’Assunta cominciava il primo di agosto. “In questi quindici giorni”, scriveva in data 15 agosto 1713 il canonico Diego Maciano, “che si suol fare la quindicina alla Beata Vergine ogni sera nella Torre di S. Maria si è solennizzato a suon di tamburri, chitarra, violino, violone, cioffelli e sparo di mortaletti e di fulgori per aria, e lumi nell’atrio, e per le strade; e poi con ordine di S. A. far venire tutti li mercanti, orefici e scarparinella fiera dell’Assunta, et ivi chi più meglio poteva sforzarsi, si sforzava ancora con haver dato largamente tutti i migliori paramenti che à suo Palazzo stavano, con esserci venuti musica forastera di quattro voci, e si è solennizzato la festa al maggior segno”.
I festeggiamenti popolari continuarono ad essere d’importanza e solennità superiori a quelle di altre ricorrenze cittadine, tanto da richiamare tantissima gente dai paesi vicini ed anche dal Molise.Addirittura, nella vicina Termoli, era uso frequente inserire nei capitoli matrimoniali dei secoli XVIII e XIX l’obbligo per lo sposo di condurre tutti gli anni la futura moglie a vedere nel Vasto la festa di S. Maria Assunta.
La festa non scemò nemmeno dopo il 1827, anno in cui venne innalzato San Michele a protettore della città, anche se tutte le spese per l'organizzazione erano a totale carico dell'Arciconfraternita del Gonfalone di S. Maria Maggiore.
All’interno dell’Archivio Storico comunale a Casa Rossetti sono presenti alcuni documenti che ci danno un’idea di come venivano allestiti i programmi dei festeggiamenti in onore dell’Assunta. Come esempio prendiamo quello stilato nel 1841 dal priore dell’Arciconfraternita:
Programma per la festività della Vergine SS.ma dell’Assunta, che si solennizza in Vasto ai 15 agosto 1841.
1° Nell’ora del mezzogiorno del dì 14. detto mese suoneranno a festa le campane della chiesa urbana; e nel campanile della chiesa di Santa Maria Maggiore in dove la festa vien solennizzata vi sarà il consueto sparo nel corso di circa un’ora.
2° Nella sera circa le ore 22. del suddetto giorno sarà elevato un pallone-aerostatico nel largo del castello.
3° Nel giorno 15. Detto mese verso le ore 22. Vi sarà la corsa de’ cavalli nel solito luogo suburbano, se sarà raccolta la spontanea, e consueta offerta de’ Cittadini…
Nella sera poi si incendierà verso le due ore della notte nel sudetto largo del castello una macchina artificiale, seguita da uno sparo nel campanile della chiesa.
La festa dell'Assunta che si viveva fino alla metà del secolo scorso era una festa molto lontana da quelle che sono le feste oggi, per sapori, colori, rumori, che venivano vissute anche in maniera diversa, dove spesso si eccedeva in risse o regolamento di conti. Basti pensare che in occasione della festa del 1888, l'articolista del settimanale Istonio evidenziò che "Abbiamo notato con piacere che fra tanta folla non si son avuti a lamentare inconvenienti di sorta, né risse, né ferimenti, massime per l'inappuntabile e lodevole servizio di P. S. prestato dai Carabinieri e dalle Guardia di Finanza".
La festa dell'Assunta è sempre stata la principale delle feste cittadine, la più popolare, la più attraente per i vastesi e per i forestieri. "Il Vasto, ordinariamente, nella prima quindicina di questo mese, prende un aspetto insolito", si leggeva sulle colonne dell'Istonio dell'estate del 1895, "il movimento cresce e la gioia s'impadronisce di tutti; i vecchi sembrano tornare giovani ed i giovani bambini; ci sentiamo tutti fortemente vastesi e le fanciulle diventano più rubiconde e allegre, più chiacchierine, pregustando i divertimenti popolari, le passeggiate, la musica, le luminarie, il piacere di adornarsi come una madonna bizantina".
La città presentava un magnifico colpo d'occhio per la splendida illuminazione, lungo via S. Maria, corso de Parma, piazza Lucio Valerio Pudente e piazza Diomede, e per il ricco addobbo floreale, per le bancarelle e per gli intrattenimenti musicali e sportivi.
Dalle 6 del mattino la musica della banda riempiva le case dei vastesi, mentre durante la festa non poteva mancare il tradizionale donativo, le corse al galoppo, chiamate a "lu staccate",presso l'ippodromo dell'Aragona, con la partecipazione di ottimi cavalli provenienti da rinomate scuderie e con gli immancabili Ciacciachéule, Cicchinille, la Ciacianèlle, la Pilàuse, Mundinire e Maciaràte. Questa tradizione scomparve nell'immediato dopoguerra, a causa della costruzione dell'edificio del Consorzio Agrario Provinciale, che occupò una parte del suolo che serviva all'allestimento dell'anello della corsa. Le corse dei cavalli vennero successivamente sostituite dalle corse ciclistiche su pista.
Nel giorno della festa, si legge sull'Istonio del 1907, "…le nostre deliziose fanciulle del popolo e le nostre signorine faranno sfoggio delle più belle acconciature e degli abiti migliori; e tutta una grande poesia popolare sarà come rievocata e riprodotta, e le ore passeranno deliziose, indimenticabili; e a tarda sera, dopo l'incendio di una grandiosa macchina pirotecnica, la chiusura della festa avverrà con spari fragorosi, suono di campane, musiche popolari, tra lo splendore degli archi e le ultime invocazioni dei venditori, dei giocolieri, degli espositori di tante meraviglie del mondo vecchio e del mondo nuovo, mentre l'ultimo invito dei tenitori di bersaglio: – Avanti signori! Due palle per un soldo! Tre centri il primo premio! – andrà smorzandosi con le ultime note degli organini…".
La solenne processione con la statua dell’Assunta si ripete ogni cinquant’anni: l’ultima risale all’anno 2000, avvenuta dopo quella straordinaria svolta l’anno precedente. Nel passato si ricorda l'uscita straordinaria del 1954, seppur ridotta nel percorso a causa della minaccia del tempo, in occasione delle celebrazioni del centenario del dogma dell'Immacolata Concezione. "Dalla Chiesa per Via S. Maria Maggiore, Corso De Parma, Piazza del Popolo, di nuovo Corso De Parma, Piazza Rossetti, Corso Nuova Italia", si legge sulle colonne dell'Histonium, "Maria SS. è passata benedetta e riverita fra due ali fittissime di popolo, alta sull'auto piena di bimbe candide, le braccia dolcemente volte al cielo nella estasi dell'assunzione". Mentre la processione del 16 agosto del 1950 venne annullata a causa di un nubifragio che si abbatté sulla città.

Lino Spadaccini










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