martedì 12 febbraio 2019

E' morta Susanna Forgione, attrice vastese di successo


Se n'è andata in silenzio una delle più impegnate artiste della città. Ecco il suo ricco curriculum tra cinema,  teatro, tv  e professione medica. 

di LINO SPADACCINI

Venerdì mattina, presso l'Ospedale S. Pio di Vasto, si è spenta all'età di 63 anni l'attrice vastese Susanna Forgione.
In molti ricorderanno l'ultima apparizione televisiva dell'attrice vastese, avvenuta nel marzo del 2006, in una puntata della fiction di successo "Don Matteo 5", nei panni della sarta Iris Nardi.

Una vita quella di Susanna Forgione divisa tra la passione per la recitazione e la professione medica. Infatti, trasferitasi a Roma, dopo aver conseguito la maturità artistica come disegnatrice di architettura e arredamento, oltre a frequentarescuola di recitazione all'Accademia Fersen, prosegue gli studi di medicina e chirurgia presso La Sapienza, laureandosi con 110 e lode. Successivamente si specializza in psicologia e psichiatria.
Ragazza bella e di talento a 19 anniviene eletta Miss Abruzzo. Questa affermazione le permette di partecipare a Miss Italia 1975, nell'edizione vinta dalla genovese Livia Jannoni,che ha visto come presidenti di giuria Corrado Mantoni e Gino Bramieri. La ragazza vastese arriva comunque tra le prime cinque classificate, una posizione con cui guadagna una buona visibilità.

Durante la sua carriera, iniziata agli inizi degli anni '80, spazia tra teatro, cinema e televisione.
Tra le principali interpretazioni teatrali ricordiamo "I giganti della montagna" di L.Pirandello, "Le formiche rosse" di D.Rea, "L'uomo del destino" di G.B.Shaw, "I tamburi della notte" (1982) di B.Brecht, "La gloria" di G. D'Annunzio, "Nozze di sangue" di F.G.Lorca, "Come vi piace" di W. Shakespeare, "Ma l'amore no" di M.Mazzuccae, soprattutto, "Rosa Delly" di MariclaBoggio e Valeria Moretti per la regia di Ugo Gregoretti, dove interpreta la disinvolta fioraia che entra nel gioco dei lussuosi inganni.Prende parte ad uno spettacolo teatrale di cabaret insieme a Gianfranco D'Angelo su testi di Enrico Vaime.


Per quanto riguarda il cinema, oltre ad alcune pellicole girate con lo pseudonimo di Susan Forget, ricordiamo la partecipazione ne "La città delle donne" (1980) di Federico Fellini, "Un uomo di razza" (1989) nel ruolo di Delia, figlia di un ingegnere italiano, interpretato da Philippe Leroy, "Le donne non vogliono più" (1993) per la regia di Pino Quartullo, "Segreta sincronia" (1995), nel ruolo di Sabina Spielrein, "L'odore della notte" (1998), per la regia di Claudio Caligari con Valerio Mastandrea, "La banda" (2001) di Claudio Fragrasso, "Le fate ignoranti" (2001) di FerzanOzpetek, "Anime" (2002) e "Per non dimenticarti" (2006), entrambe per la regia di Mariantonia Avati, ed il corto "Segnale orario" per la regia di Vincenzo Mazzuca.
Per il piccolo schermo ricordiamo le partecipazioni a "Dream" per la regia di Gianni Boncompagni, "Dei miei bollenti spiriti" per la regia di S. Bolchi, "Passi d'amore" per la regia di S. Bolchi,  protagonista dell'episodio dal titolo "Mondo passato" della fiction "Una donna per amico 3" (2001), "Un posto al sole" (2001), "La squadra" (2002) e soprattutto in "Don Matteo 5", nella puntata trasmessa il 16 marzo 2006 dal titolo "Il ballo delle debuttanti". È proprio l'attrice vastese, nei panni di una sarta (Iris Nardi), ad essere uccisa durante i preparativi del ballo delle debuttanti. I Carabinieri accusarono la madre di una delle ragazze partecipanti, che era stata sorpresa mentre rubava, ma alla fine la verità venne a galla e la colpevole arrestata.
Tra le altre partecipazioni televisive ricordiamo "Sereno variabile", "Più sani più belli", "Linea verde" e "Mezzanotte e dintorni".

Lino Spadaccini
















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