lunedì 29 gennaio 2018

Dal taccuino di Angelo Del Moro:L'IMPRENDITORE E' CHI RISCHIA DI PIU'

L'IMPRENDITORE E' CHI RISCHIA DI PIÙ'
 di Angelo Del Moro
Come tutti sanno, l'imprenditore è chi organizza e dirige un'impresa economica, chi comincia ad intraprendere, chi attraverso I'impegno e i sacrifici si mette in gioco.
Nessun dubbio che il merito e l'indispensabilità dei dipendenti e il processo economico sono la base di tutto. La ricchezza deriva dai sacrifici di tutti, dall'impegno di tutti.

Ma è l'imprenditore che crea l'azienda e con essa il lavoro, tenuto conto che cambiare un dipendente è di regola molto
più facile che rimpiazzare un capitano d'azienda.

Intelligenza e creatività occorrono all'imprenditore per fondare un'azienda: per dare lavoro alla collettività.

Ma il cittadino italiano, uso ad essere tassato tacendo, è sostanzialmente fuori da questa possibilità. Come dimostra la piaga della disoccupazione nel Paese. Per far decollare la ricchezza ci vuole il lavoro. Ragione per la quale aziende e cittadini si trasferiscono all'estero. L'obiettivo - ma sembra un sogno - è attivare un cambiamento profondo. Ma con questo Governo, non eletto, è impossibile. Ci vorrebbe un miracolo. Però i salti di gioia al cospetto di miglioramenti impercettibili nella società sono all'ordine del giorno. I nostri governanti si mostrano soddisfatti, esultano. Ma a smentirli ci sono un debito pubblico in continua crescita e una pressione fiscale che inesorabilmente sale.

Così alle aziende non resta altro da fare: traslocano all'estero o falliscono o svendono ad imprenditori francesi o tedeschi nel rispetto supino dei diktat europei. I quali, ormai lo sanno anche i sassi: con l'euro e con la cessione di sovranità ci hanno messo in ginocchio.

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