mercoledì 26 luglio 2017

SANT’ANNA E LA SUA FAMIGLIA: opera dell’artista FILANDRO LATTANZIO

Filandro Lattanzio, S. Anna e la sua famiglia,  1984
Chiesa S. Anna Vasto
di Roberta Presenza 

Oggi si festeggia sant’Anna,il cui culto è diffuso in tutto in mondo, anche per lo stretto legame con la vergine Maria. 

A Vasto presso l’omonima  chiesa, luogo conosciuto anche come “la chiesadelle mamme” è conservato un dipinto che omaggia questa santa, opera dell’artista vastese Filandro Lattanzio, un olio su tela del 1984.
L’iconografia di Sant’ Anna consta di innumerevoli versioni, ma due sono quelle più diffuse. Entrambe rievocano momenti fondamentali della sua vita.
L’iconografia più abituale è quella definita diSant’Anna Metterza, diffusasi durante il xv secolo. La santa, raffigurata come il verticedi una piramide famigliare, ha sulle ginocchia la figlia Maria, ormai adulta, che stinge tra le braccia Gesù Bambino. Questa iconografia  molto antica, ha una
maggiore diffusione durante il medioevo, utilizzata soprattutto nelle pale d’altare elargamente diffusa fino al Rinascimento. Tra le più importanti opere che sono state realizzate utilizzando questa tipologia di rappresentazione è doveroso ricordare l’imponente pala di Masaccio e Masolino, conservata agli Uffizi e la Sant’Anna di Leonardo DaVinci, oggi  al Louvre.

Un'altra tipologia di rappresentazione vede l’introduzione di altri personaggi, Gioacchino, padre della Vergine e l’Angelo Annunciante.Tale iconografia era molto cara alla cultura orientale e bizantina, è possibile ritrovarla in molte icone sacre.
Il dipinto di Filando Lattanzio è un’opera che racchiude in sè elementi di queste due iconografie, interpretate in chiave moderna.

L’opera si sviluppa in orizzontale, come in un racconto. Ritroviamo simboli e  protagonistidi diversi periodi della vita della santa. E’ una opera d’insieme, dove spazio e tempo sono condensati un un’ambientazione fuori dal tempo. A desta  del dipinto un anziano Gioacchino,seduto,trova appoggio ad un bastone e osserva con sguardo proteso verso l’infinito. Accanto ai suoi piedi,un piccolo cane, simbolo dei pastori che gli hanno dato rifugio durante il suo periodo di penitenza nel deserto. Subito dopo spostando  lo sguardo al centro del dipinto troviamo un piccolo Angelo Annunciante, che porge alla santa il giglio della purezza. Si arriva quindi a Sant’Anna, che si concentra sull’angelo che le preannuncia quello che alle sue spalle già vediamo: una figlia, Maria,raffigurata già adulta, sorridente,che a sua volta stringe tra le braccia un piccolo Gesù bambino. Ai piedi della Vergine, di spalle, unaltro bimbo, probabilmente san Giovanni… ecco tutti gli elementi della vitadella santa, madre, donna, progenitrice, condensanti in un'unica opera dai colori vivaci. Moderna, allo stesso tempo legata alla tradizione. Un’opera senza tempo e che nel tempo si rinnova. Amore, speranza, attesa, passato e futuro, sentimenti comuni ad ogni madre caratterizzano la vita di questa santa, la avvicinano a tutti noi e ne spiegano in parte,la diffusione del culto.
ROBERTA PRESENZA

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