(con richiesta di pubblicazione)
ASSOBALNEARI ITALIA - Federturismo Confindustria, invita
tutti i Balneari Italiani contrari al Disegno di Legge approvato dal Governo
che certifica le evidenze pubbliche,
a partecipare pacificamente al
Presidio-Manifestazione di mercoledì 15 Marzo alle ore 11.00 in Piazza
Montecitorio a Roma.
Il diritto a manifestare,
afferma il Presidente di
Assobalneari Fabrizio Licordari, è un diritto costituzionalmente garantito e
noi, che non accettiamo di andare a gara per le nostre attività, che non
accettiamo periodi transitori che il Governo
ci propone per approntare le evidenze pubbliche, e che altre
Organizzazioni invece accettano e contemplano nel loro programma, intendiamo
esercitarlo per fare comprendere alla Politica ma soprattutto al Governo, che i
balneari Italiani non vogliono essere considerati come aziende a termine, con
una scadenza, senza prospettive future a causa di una posizione ideologica di
partito a noi contraria che giustifica in nome di norme europee irrazionali il
desiderio di mandarci a gara per farci sostituire nell’ esercizio della nostra
Impresa, come dichiarato anche recentemente dal Ministro Calenda.
Manifestare queste posizioni non significa, come qualcuno
accusa, ingenerare illusioni o cercare facili approvazioni, ne tantomeno
cercare consenso politico, prosegue Licordari, ma significa difendere con il
dissenso il diritto a poter continuare il proprio lavoro che invece il progetto
del Governo vorrebbe cancellare, senza tenere conto della volontà di quegli
Imprenditori, di quelle Famiglie che nel loro lavoro credono e del cui lavoro
vivono.
Altri Paesi, in un’ ottica di vero sviluppo, hanno deciso di
sostenere e tutelare le loro aziende proteggendole con norme che invece il
nostro Governo si rifiuta di considerare, barricandosi dietro a sentenze o
giudizi di tribunali. Ciò per una classe politica è avvilente e vergognoso,
perché è proprio l’ esponente politico che ha il compito di legiferare e creare
le regole alle quali, solo successivamente, i giudici si devono attenere.
Per questi principi inconfutabili un Governo che si
rispetti, continua il Presidente di Assobalneari, ha il sacrosanto dovere di
affrontare questa questione con dignità e autorevolezza per tutelare le proprie
imprese, per difendere un sistema economico consolidato e le decine di migliaia
di posti di lavoro, che riguardano non solo i concessionari balneari, ma anche
i Porti Turistici, gli impianti Termali e di imbottigliamento delle acque, i
Campeggi, gli Alberghi, i Costruttori della Nautica, gli Impianti di Risalita,
i Terminalisti Portuali, i Taxi, i Commercianti ambulanti
La Presidenza del Consiglio, ha il dovere di fare quello che
i Governi di Spagna e Portogallo hanno fatto per le loro imprese costruendo con
una autorevolezza politica, che fino ad ora non ha dimostrato, un progetto di
riforma che preveda una proroga di
almeno trent’ anni, imponendola ai poteri forti di Bruxelles e non certo
subendo l’ euroburocrate di turno arroccato a difendere regolamenti e direttive
emanati dalla Commissione priva di qualsiasi legittimazione democratica e
popolare.
Le dinamiche che invece vengono proposte oggi per degli imprenditori sono inaccettabili e
chiedere la tutela delle nostre attività sono motivi che riteniamo
assolutamente sostenibili e che ci spingono a scendere in piazza tutti insieme
per opporci all’ azzeramento delle nostre aziende e per indurre l’ Esecutivo a
difendere imprese e lavoratori del proprio Paese, proprio come hanno saputo
fare altri Paesi appartenenti alla Comunità europea.
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