domenica 16 maggio 2021

Il "Vallone dell'oro": quando a Vasto si trovavano pagliuzze d'oro nei rivoli verso il mare

Lo storico Luigi Marchesani, con competenza, nella sua Storia di Vasto (1838) tratta  anche di aspetti geologici. Ecco cosa scrive nel paragrafo "Natura del terreno e miniere".

Sanno i geologi che possente forza di natura spinge sulle coste di Dalmazia l'Adriatico; laonde il suolo, che calchiamo, un dì dal mare fu ingombrate; la qual cosa nella linea del nostro paese è provato dagli scogli, che molto dentro terra si veggono, e da' depositi di conchiglie marine uscite fuori per lo scoscendimento del 1816 dalle fendute colline, da quella specialmente, che alla rural cappella di S. Michele sottostà.
Servì quella catastrofe a chiarir meglio l'intima struttura del suolo:per essa veder potemmo che tre strati lo formano, i quali d'ap­presso al mare più che altrove stanno intramischiati e confusi, probabilmente a cagione di ripetuti sovvertimenti. Il più fondo strato le di tenace argilla, che venir sembra dal bacino del mare e verso il centro della terra discendere; il quale strato partecipando nella du­plice inclinazione del tenimento, progredisce serpeggiando verti-! calmente, talché in de' siti è demerso assai, in altri appropinquato fcnolto alla terrestre superficie.
Uno strato di arena marina, alto talvolta cinquanta e sessanta palmi, sovrasta all'argilla. Creta mescolata a terra calcarea, sabbiosa, marnosa, vegetabile cuopre l'arena per dieci e dodeci palmi. Non v'à strato di pietra: in poche contrade il terreno è sassoso con rari ma­cigni (566). Il nostro suolo compendia i pregi di varie regioni della terra; di fatti nel 1818 scavandosi il terreno sottoposto alla chiesa di S. Spirito, si trovò il Molibdeno a globetti, i quali in grazia della rara figura meritarono luogo nel Museo di Orittognosia di Napoli. Tra la città e 'l mare un rivolo appellasi vallone dell'oro; siffatta spe­ciosa denominazione vuolesi derivata da frusti di oro, che al limo immischiati vi scorrevano. In contrada ripa de' ciechi sorge acqua salmastra, la quale essendo carica di sali più che no 'l sono altre si­mili acque del nostro tenimento, a virtù di purgare e di muover co­piose orine.
(da La storia di Vasto, pag. 159, Il Nuovo) 

NDR
Anche su quest'ultimo aspetto converebbe indagare. La Ripa de' Ciechi è la zona sottostante il Centro Commerciale Pianeta.

1 commento:

Remo Petrocelli ha detto...

se ne parlò anche in seguito , con dei piccoli ritrovamenti, sempre della zona Ripa dei ciechi sul giornale Istonio