martedì 25 ottobre 2016

IL MESSAGGIO CRISTIANO DI ANGELO DEL MORO


Lassù fino alle stelle...
quaggiù tra fantasia e realtà 

"Sorprende l'affermazione intellettuale dell'amico Angelo Del Moro". E' quanto scrive Mons. Decio D'Angelo nella presentazione del volume "Lassù fino alle stelle.. Quaggiù tra fantasia e realtà" (Cannarsa Editore-2006). 
"Un riuscito saggio socio-politico sulla scia dei grandi filosofi dell'utopia - soggiunge mons.D'Angelo - un po’ tra Tommaso Moro e un po’ Tommaso Cam-panella. . .una fantasia socio-politica che veleggia tra l'isola utopia (un neologismo ricavato dal greco ou topos che non è alcun luogo)e la città del sole: il sogno della renovatio politico-religiosa del grande domenicano Campanella". 

L'AUTORE Angelo Del Moro , giornalista, co Hata-rato re di nume¬rose testate,tra cui Stadio, Corriere dello Sport, Il Messaggero, La Sicilia di Catania, Ansa, Rai Pescara.

LA PREFAZIONE 
La luce dell'anima e la bellezza del creato 
di Giuseppe Catania
Possedere il senso dell'equilibrio intellettuale ed essere capace di condurre una acuta speculazione nei più reconditi meandri della psiche umana, per trame insegnamenti meditativi accostati alla quotidianità della civiltà in cui viviamo: questa è la sintesi che possiamo cogliere negli scritti di Angelo Del Moro, che sono tutti ispirati ad una estetica morale e ad una profonda ed avvertita spiritualità.
Ma, a supporto di questi elementi che compongono la narrativa di Angelo Del Moro, sovviene anche una buona dose di immaginazione, indispensabile a mitigare, anzi a sopperire a certi accostamenti fantasiosi, che, inesorabilmente, costituiscono lo specchio della realtà attuale.
Lassù fino alle stelle... può sembrare, a prima vista, un libro basato solo su espressioni letterarie correlate a taluni autori di chiara fama, ma, in realtà, si articola su esperienze legate ad avvenimenti e a vicende umane che sono prese a base per dialogare e che sono sottoposti all'umana razionalità, seppure nella aleatoria illusione del "libero arbitrio", che, spesso, conduce all'uomo autodistruttivo.
Angelo Del Moro così percorre la sua ormai consumata impronta personale di indole spirituale, la stessa che è innata nel profondo del suo essere e che si rivela con una passionale carica mistica. 
Così, si avvia sul sentiero della memoria e pone in paragone fede e ragione. 
Pilastri, questi, su cui poter ponderare l'avventura umana accompagnata da una amara considerazione tipica della società moderna, verso una sfrenata corsa per toccare una illusoria mèta: discostandosi dalla valutazione dei valori morali e non tenendo conto che la saggezza è prezioso patrimonio di chi ha vissuto la vita a costo di sacrifici ed ha accumulato un bagaglio di esperienze che sono destinate a sopravvivere al tempo, ma che le giovani generazioni frettolosamente trascurano. 
Senza considerare che, col trascorrere del tempo, non avranno nulla da dire e da insegnare ai loro figli. 
Queste "meditazioni" e tante altre scritte da Angelo Del Moro nel suo" Lassù fino alle stelle..." racchiudono, come egli stesso sostiene, "il senso della vita" e per questo le riflessioni costituiscono un messaggio di fede e di speranza che l'Autore lancia all'umanità di oggi e di domani, affinchè rifletta sulla condizione in cui vive la società, con tutte le problematiche che taluni considerano ottimisticamente ma che, in effetti, pongo¬no drammatici interrogativi. Del Moro affronta anche, con encomiabile razionalità, il problema dell'eutanasìa, dell'embrione, "organismo generato da due esseri umani con un atto d'amore". 
Ma questi non sono che alcuni dei molti aspetti affrontati e proposti ai lettori, perché considerino quali siano i valori legati alla bellezza del creato. 
Angelo Del Moro è anche, oltre che un ragionatore dei fatti dell'umanità, un "novelliere" di profonda fantasia, inventando storie che fanno riflettere, e non poco. 
Alludiamo alla Storia di Ladronia, Onestonia e Angelonia avvincente, pur se basata sul piano del fantastico, e, per questo "incredibile", ma che trova un possibile riferimento a taluni aspetti che potrebbero essere "visionari", quando, spesso, hanno fondamenti di plausibilità. 
La Storia ripercorre l'avvicendarsi dei tempi, sin dalla creazione, per passare in rassegna momenti utopistici a prima vista, ma sempre legati all'uomo che è protagonista anche quando è preda del "virus dell'onestà", forse più portato ad usare il "bianchetto" per ripulire un passato birbone e negativo: quasi provvidenzialmente, la civiltà dell'uomo è "trascinata" a risolvere i problemi ed a risorgere dalle primitive nefandezze avviandosi verso una nuova realtà, quella che per noi di oggi è considerata la civiltà del politichese. 
Fasti e nefasti hanno da sempre caratterizzato la meravi-glrosa avventura dell'uomo e in questa prospczione che Angelo Del Moro configura le due parti del Lassù fino alle stelle... naviga idealmente sulle ali della fantasia, approda spesso sul lido delle parabole, affida il ragionamento alle proprie intense meditazioni per cercare di esprimere il significato dell'arcano del mondo. 
Ed è nel l'interrogarsi dentro che Del Moro pone i suoi scritti tesi alla ricerca della verità, quella che tutti inseguiamo ma che pochi sono capaci di carpire. Cioè trovare un barlume di essenza spirituale dentro di noi, con tanto senso di dignità religiosa, legata alla bellezza delle creature.
"Dobbiamo dimostrare che il sole che portiamo dentro di noi è molto più forte della luce che altre persone credono sia l'unica in grado di illuminare il mondo": questa è una grande verità fra le tante altre, ma, forse, l'unica su cui, con Angelo Del Moro, possiamo convenire, giacché può additarci il vero ed autentico cammino della vita. 
GIUSEPPE CATANIA

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