domenica 24 luglio 2016

Bicentenario di Filippo Palizzi nel 2018: troppo presto? Cosa fare?

Angelo Ricciardi, esperto d'arte
"Per l'organizzazione di una mostra di livello nazionale forse è già tardi" dice Angelo Ricciardi, esperto d'arte

Fra due anni, esattamente il 16 giugno 2018, ricorre il bicentenario della nascita di Filippo Palizzi, il più grande pittore vastese.

La nuova amministrazione, guidata dal Sindaco Francesco Menna con il consigliere Elio Baccalà delegato alla cultura, si troverà a dover decidere su come sottolineare tale ricorrenza.
NoiVastesi ha voluto ascoltare sull’argomento il parere dell’amico Angelo Ricciardi, vastese residente a Milano, perito d’arte che ha organizzato a Vasto le precedenti  grandi mostre su Palizzi.

Angelo è troppo presto per iniziare a parlare del bicentenario di Filippo Palizzi nel 2018?

Dipende da quello che si vuole fare: se si decide per una mostra di livello locale, si  fa con pochi mesi. Se si vuole organizzare un grande evento di taglio nazionale forse è   già tardi.

E tu cosa suggerisci ?
Ovviamente  una grande mostra di rilievo nazionale. Anche perché Palizzi si colloca tra i più grandi pittori italiani dell’800. Non ne abbiamo altri. E non abbiamo altre occasioni, …il bicentenario della morte cade nel 2099!

Per una mostra di livello nazionale che tipo di organizzazione immagini?
L’ente promotore deve essere il Comune, ma determinante sarà l’appoggio  della Regione e del Ministero e della Sovrintendenza. Anche se il Ministero quasi sempre dà il nome, ma non i fondi.

Datosi che Filippo Palizzi è spesso considerato pittore “napoletano”, si potrebbe ipotizzare  di fare un progetto assieme al comune di Napoli e alla regione Campania? E magari svolgere la stessa mostra nelle due città?
L’idea è buona. Salirebbe di molto anche la quotazione della mostra. Ma sinceramente, conoscendo l’ambiente, la vedo  dura, molto dura.

Comunque i Musei Napoletani possono sempre prestare le opere …
Questo è avvenuto anche in passato. Non è difficile, soprattutto se si ha la copertura del Ministero. Ma le opere dovrebbero pervenire anche da Roma Galleria Nazionale di Arte Moderna, da altri musei e dai privati, perché  ci sono centinaia di belle opere di Palizzi nelle collezioni degli appassionati d’arte.

Per fare questo lavoro di ricerca ci vuole un curatore …
Ovviamente gli enti organizzatori dovranno affidare un incarico ad esperto che curerà la mostra. Voglio subito aggiungere che ho raggiunto una bella età, per cui non mi è possibile affrontare un impegno così gravoso. Sono comunque a totale disposizione per tutti i necessari consigli e aiuti.

Tu che conosci Palizzi, quale aspetto della sua arte dovrebbe essere messo in rilievo nel bicentenario delle nascita?
Indubbiamente Palizzi è noto come pittore animalista, settore in cui è stato grande innovatore e in cui non ha eguali. Ma la sua produzione è molto ampia e variegata. Quindi oltre a mostrare opere che lo hanno reso famoso, su cui è stato già detto tutto, io proverei a indagare su qualcosa di nuovo. Per esempio poco si è detto sui suoi “ritratti”, che sono totalmente da scoprire. Inoltre nella mostra vanno anche esposte,  in una sezione,  le opere dei suoi più grandi allievi, tra cui il nostro Valerico Laccetti, anch’egli grande pittore italiano.


Nicola D’Adamo

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