Angelo Ricciardi, esperto d'arte |
"Per l'organizzazione di una mostra di livello nazionale forse è già tardi" dice Angelo Ricciardi, esperto d'arte
Fra due anni, esattamente il 16 giugno 2018, ricorre il
bicentenario della nascita di Filippo Palizzi, il più grande pittore vastese.
La nuova amministrazione, guidata dal Sindaco Francesco
Menna con il consigliere Elio Baccalà delegato alla cultura, si troverà a dover
decidere su come sottolineare tale ricorrenza.
NoiVastesi ha voluto ascoltare sull’argomento il parere
dell’amico Angelo Ricciardi, vastese residente a Milano, perito d’arte che ha
organizzato a Vasto le precedenti grandi
mostre su Palizzi.
Angelo è troppo presto per iniziare a parlare del
bicentenario di Filippo Palizzi nel 2018?
Dipende da quello che si vuole fare: se si decide per una
mostra di livello locale, si fa con
pochi mesi. Se si vuole organizzare un grande evento di taglio nazionale forse
è già tardi.
E tu cosa suggerisci ?
Ovviamente una grande mostra di rilievo nazionale. Anche
perché Palizzi si colloca tra i più grandi pittori italiani dell’800. Non ne
abbiamo altri. E non abbiamo altre occasioni, …il bicentenario della morte cade
nel 2099!
Per una mostra di livello nazionale che tipo di
organizzazione immagini?
L’ente promotore deve essere il Comune, ma determinante sarà
l’appoggio della Regione e del Ministero
e della Sovrintendenza. Anche se il Ministero quasi sempre dà il nome, ma non i
fondi.
Datosi che Filippo Palizzi è spesso considerato pittore
“napoletano”, si potrebbe ipotizzare
di fare un progetto assieme al comune di Napoli e alla regione Campania?
E magari svolgere la stessa mostra nelle due città?
L’idea è buona. Salirebbe di molto anche la quotazione della
mostra. Ma sinceramente, conoscendo l’ambiente, la vedo dura, molto dura.
Comunque i Musei Napoletani possono sempre prestare le opere
…
Questo è avvenuto anche in passato. Non è difficile,
soprattutto se si ha la copertura del Ministero. Ma le opere dovrebbero
pervenire anche da Roma Galleria Nazionale di Arte Moderna, da altri musei e
dai privati, perché ci sono centinaia di
belle opere di Palizzi nelle collezioni degli appassionati d’arte.
Per fare questo lavoro di ricerca ci vuole un curatore …
Ovviamente gli enti organizzatori dovranno affidare un
incarico ad esperto che curerà la mostra. Voglio subito aggiungere che ho
raggiunto una bella età, per cui non mi è possibile affrontare un impegno così
gravoso. Sono comunque a totale disposizione per tutti i necessari consigli e
aiuti.
Tu che conosci Palizzi, quale aspetto della sua arte
dovrebbe essere messo in rilievo nel bicentenario delle nascita?
Indubbiamente Palizzi è noto come pittore animalista,
settore in cui è stato grande innovatore e in cui non ha eguali. Ma la sua
produzione è molto ampia e variegata. Quindi oltre a mostrare opere che lo
hanno reso famoso, su cui è stato già detto tutto, io proverei a indagare su
qualcosa di nuovo. Per esempio poco si è detto sui suoi “ritratti”, che sono
totalmente da scoprire. Inoltre nella mostra vanno anche esposte, in una sezione, le opere dei suoi più grandi allievi, tra cui il
nostro Valerico Laccetti, anch’egli grande pittore italiano.
Nicola D’Adamo
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