martedì 4 luglio 2017

UNA MIETITURA BUONA PER I CEREALI IN ABRUZZO

da Copagri riceviamo e pubbichiamo
La campagna di mietitura dei cereali è nel pieno dell’attività. I raccolti sono buoni sia in quantità che in termini di valore qualitativo. I prezzi sono in risalita. Visto il quadro generale verrebbe da dire che d’incanto almeno un settore produttivodarebbe respiro all’esauste casse dei produttori agricoli Abruzzesi dopo le tante pene provocate dalle calamità atmosferiche e naturali, dalle conseguenze dovute all’invasione quotidiana degli ungulati ed a quella di prodotti di dubbia qualità provenienti dall’esterno che occupano gli spazi dei nostri mercati.

Purtroppo così non è e non sarà!!!

I prezzi sono in risalita perché sono scese vertiginosamente le superfici coltivate e, con esse, le scorte sia locali che nazionali e mondiali; questa cosa potrà generare fortissime tensioni anche di ordine sociale.

Il calo delle superfici coltivate è la risultante di anni ed anni di abbandono del territorio sempre meno manutentato e maggiormente esposto a ogni genere di danno fisico e materiale.

La rinuncia a coltivare e produrre è sì figlia dell’incertezza legata ai prezzi di mercato, sempre meno remunerativi, ma anche alle politiche adottate dall’Unione Europea che sostiene finanziariamente più l’abbandono produttivo in favore del “mantenimento verde” delle superfici.

A livello comunitario è aperta la discussione per fare il “restyling” all’attuale vigente pac 2014/2020.

Questo è il momento di favorire tutte le più opportune correzioni che favoriscano la produttività delle superfici coltivate.

In conclusione ci sentiamo di rivolgere un accorato invito ai grandi marchi della pasta presenti nella nostra regione come “De Cecco” e “Del Verde” a comprare Abruzzese.

I valori qualitativi del grano duro regionale quest’anno sono soddisfacenti.

Comprare “Abruzzese” non solo agevola la costituzione di una filiera regionale autentica ma spronerebbe i produttori alla rimessa in produzione di superfici altrimenti lasciate desolatamente al loro abbandono.



La Presidenza della Copagri

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