lunedì 4 novembre 2024

Nuovo Ospedale di Vasto: tutto fermo? No, ma si procede con “andamento lento”


 Nuovo Ospedale di Vasto: tutto fermo? No, ma  si procede con “andamento lento”

Il problema è che “se non si sta al pezzo”  i tempi si allungano sempre più per lentezze  burocratiche, intoppi legali e gestionali,  ritardi negli accrediti,  lievitazione di prezzi, collaudi finali e tant’altro ancora

 

Di sanità di parla tutti i giorni, ma l’attenzione è quasi sempre concentrata sul quotidiano, sulle lunghe liste di attesa, sui servizi carenti, sul deficit altissimo della nostra ASL, sulla mancanza di personale  e via di dicendo.

 Ma non si può parlare solo dell’oggi. Bisogna pensare anche al futuro e alle opportunità che può offrire un nuovo ospedale come quello in programma a Vasto. 

 

In genere si dice che la costruzione di un ospedale è una cosa facile a dirsi ma molto difficile a farsi, dal momento che tale realizzazione deve seguire procedure molto farraginose e rispettare specifici requisiti di natura tecnica.

 Comunque non siamo all’anno zero. In premessa un chiarimento importante: i problemi di indebitamento della nostra ASL non incidono sulle risorse da mettere in campo sull’edilizia sanitaria,  giacchè gli investimenti per nuove strutture vengono coperti con finanziamenti pubblici nazionali già stanziati. Per il nuovo ospedale di Vasto già nel 2022 abbiamo superato la fase 1 con l’ok del Ministero della Sanità.  Quindi i soldi ci sono, almeno sulla carta, tanto che l’assessore alla Sanità Nicoletta Verì un mese fa il 3 ottobre in un comunicato della Regione ricordava che  “l’Accordo di programma integrativo per gli investimenti sanitari della Regione Abruzzo siglato nel 2022, ha permesso alla Regione di ottenere, dopo oltre 23 anni, il via libera per la realizzazione di nuovi ospedali di Lanciano, Avezzano, Vasto e della centrale operativa del 118 a L’Aquila per un importo complessivo pari a circa 459 milioni di euro e fondi per 352 milioni di euro attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”.  I fondi per il nuovo ospedale di Vasto ammontano  a 150 milioni di euro. A cui si aggiungono 15 milioni di euro per le opere di urbanizzazione primaria stanziati dalla ASL a favore del Comune di Vasto per dotare l’area di reti,  strade, fogne e di tutti gli altri servizi.

Le ultime notizie. L’iter per il progetto definitivo del nuovo ospedale di Vasto si è concluso nei mesi scorsi.  Il 9 settembre scorso la ASL ha annunciato di aver dato incarico alla società Bureau Veritas Italia Spa  per la “Validazione” del progetto.  Operazione da concludere in sei settimane, vale a dire il 20 ottobre. 

Tale “validazione” da parte di un soggetto terzo è una procedura obbligatoria in Italia per verificare se il progetto rispetta tutte le normative e gli standard previsti; se garantisce tutti gli scopi per cui è stato redatto.   Nel caso ci siano rilievi bisogna integrare il progetto iniziale prima di procedere con la gara di appalto.  La ASL farebbe bene a informare i cittadini di queste varie fasi di avanzamento del progetto. 

 

A quando la gara di appalto? Si chiedono in molti. Siamo vicini al bando di gara, ma i tempi burocratici sono lunghi. Con i classici tempi di messa a punto del bando, mesi di tempo per le risposte, valutazione  delle proposte e graduatoria finale. Con l’ulteriore rischio di allungamento dei tempi per la definizione di eventuali ricorsi da parte delle imprese che non hanno vinto la gara. 

Una volta ufficializzato il nome del vincitore il processo non è finito. L’impresa dovrà redigere il “progetto esecutivo” seguendo i capitolati del bando e aspettare per il via libera definitivo prima dell’apertura  del cantiere. 

Infine ci sono i lunghi tempi di costruzione vera e propria. Costruire una struttura di 150 milioni di euro non è una cosa di poco conto:  richiede impegno professionalità e continui controlli.

Quanto tempo ci vorrà?  Inizialmente si era parlato di 3 anni, poi di 5, infine il direttore generale Asl Schael prudentemente  ha ipotizzato di 7 anni. In questi giorni addirittura circola la previsione di 8-10 anni.

Il problema è che “se non si sta al pezzo”  questi tempi si allungano sempre più per lentezze  burocratiche, intoppi legali e gestionali, lievitazione di prezzi, carenza di fondi, ritardi negli accrediti,  collaudi finali e tant’altro ancora. 

Ma completata la struttura, passerà ancora qualche altro anno per trovare i fondi per le apparecchiature di ultima generazione (si parla di robot) e per il trasferimento  di attrezzature ancora utilizzabili del vecchio ospedale.

Questa è la percezione che il territorio ha dello stato dell’arte,  ma comunque fiduciosamente attende positivi esiti per il nuovo ospedale. Gli utenti sperano solo che chi sta lavorando al progetto tenga sotto controllo il crono programma e   faccia frequenti incontri per fare il punto della situazione e risolva i problemi man mano che si presentano.

Niente allarmismi: i pazienti si chiamano così perché hanno molta pazienza! E’ vero.  Però non si sa mai: a volte potrebbero anche perderla!

 Nicola D’Adamo

 

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