di Angelo Del Moro
Stando ad un'indagine del Censis del 2015 gli italiani stanno sempre più' prendendo consapevolezza dei vantaggi di un'esistenza agreste, tanto che il 54% di loro ambisce a vivere jn provincia e non più, come accadeva in passato, dispersivi da ritmi frenetici.
E che dire di malattie come la depressione, il cui fantasma si dissolverebbe quando ci si trova a contatto con la natura ?
A confermarlo è uno studio dell'Istituto centrale di salute psichica dell' Università di Mannheim secondo cui, la vegetazione, riduce del 40% il rischio di soffrire di disturbi dell'umore.
Risulta altresì plausibile che risiedere in piccoli centri predisponga alla fiducia nell' essere umano: i pochi abitanti che li popolano si conoscono tra loro, si vogliono bene e si aiutano vicendevolmente.
Infine, è imperiosa una menzione allo studio condotto dall' Ateneo di Rochester, i cui ricercatori hanno concluso che, per garantirsi una qualità di vita superiore, è sufficiente ritagliarsi 20 minuti al giorno di contatto con la natura.
Risultati in mano, lo psicologo Richard Ryan ha affermato: "Spesso quando ci sentiamo spenti beviamo una tazza di caffè, ma la ricerca suggerisce che il miglior modo di risollevarsi è un contatto con la natura ". Sarà pur vero che " chi di verde si veste di beltà si sveste ", ma il cervello la pensa diversamente e in questa sfumature cromatica identifica il suo abito migliore.
Vasto, 12. 12. 2020
vero
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