Abbiamo chiesto un ricordo all’amico Lucio Ritucci, ex assessore DC, figlio di pescatore, che abitava da bambino proprio nel rione di San Pietro e dopo la frana nelle case a fianco al Pontile.
“Questa foto mi evoca tanti ricordi”, dice Ritucci. “Il mercato si faceva sui gradini a fianco a palazzo d’Avalos, almeno fino al 1958 quando si trasferì al piano inferiore del mercato di S. Chiara. Mio padre raccontava che prima, al tempo delle paranze, il pesce veniva risalito a piedi dal mare con i panari fino a Piazza del Popolo. Ai miei tempi però c’erano i “motori”, cioè i motopescherecci, che attraccavano al Pontile e portavano il pesce al vicino Mercato Ittico all’ingrosso. Qui si faceva l’asta e ogni pescivendolo riportava il pesce su a Vasto in genere con l’Ape. Al pontile attraccavano anche alcune lampare. I panari erano stati sostituiti con le cassette in legno.A piazza del Popolo ogni pescivendolo aveva il suo posto assegnato e a mezzogiorno, a fine vendita il Comune provvedeva alla pulizia. Dappertutto i mercati del pesce sono luoghi vivi e pieni di colore. E Vasto non faceva eccezione. I nostri pescivendoli per attirare le casalinghe, esaltavano al massimo la qualità dei propri prodotti, gridando ad alta voce frasi colorite, tra cui la famosa “Jamme ch’è véjve! Jamme ch’è véjve!”. La stessa atmosfera si respirava anche a S. Chiara!”
3 commenti:
BELLA LA FOTO ED E' UN DOCUMENTO INCREDIBILE...GRAZIE PER ERUDIRCI ....IOLANDA
BELLA LA FOTO ED E' UN DOCUMENTO INCREDIBILE...GRAZIE PER ERUDIRCI ....IOLANDA
Subito a sinistra dove sono i gradini si andava a giocare a bigliardino!
Posta un commento