giovedì 13 luglio 2017

CICLISMO ANNI '50: NICOLAS BARONE CAMPIONE FRANCESE... DI VASTO!

PRIMA PUNTATA DI 4 
NEL 1955 ENTRA TRA I PROFESSIONISTI DOVE GAREGGIANO ANQUETIL, GAUL, COPPI,  NENCINI, ETC.

di Lino Spadaccini

Con le tappe pirenaiche è entrata nella fase calda il Tour de France, la corsa ciclistica a tappe più famosa e affascinante, ma non molti sanno che un giovane di origini vastesi ha indossato la tanto ambita maglia gialla: il suo nome è Nicolas Barone.
A Vasto ci sono ancora tanti parenti che ricordano le gesta di questo grande corridore professionista, con una buona carriera alle spalle, anche se non molto
lunga a causa di un brutto infortunio che lo ha costretto al ritiro.  Nei suoi sei anni da professionista ha lasciato comunque il segno, grazie ad alcuni successi in importanti gare internazionali, ed ha coronato, seppur per un solo giorno, il grande sogno di ogni ciclista: indossare la maglia gialla, o la "maillotjaune", come giustamente la chiamano i francesi.
Le origini della famiglia Barone iniziano a Vasto a piazza Caprioli, nel cuore del centro storico di Vasto, a quattro passi da corso De Parma. Quest'angolo della città ha sempre rappresentato un punto di riferimento per i vastesi: ancora oggi viene chiamato "lu ciardinette", per la presenza un tempo di un piccolo giardino circondato da inferriate, al centro del quale c’era un grosso lampione di ferro a quattro luci, poi sostituito nell'agosto del 1924 con un busto dedicato al pittore Filippo Palizzi.
La piazza è sempre stata circondata da numerose botteghe rimaste famose. Agli inizi del secolo c'erano la cartoleria di Luigi Anelli, la farmacia di Domenico Giovine e il bar di Crispino Bottari. Mentre al numero civico 4 c'era l'arrotino Nicola Barone, figlio di Giuseppe e fratello di Sante, il padre di Nicolas.
Negli anni '30, Sante, abile muratore, si sposa con Anna Altieri ed emigra in Francia. Hanno tre figlie, Michelina, Ida e Lucie, ed un maschio, Nicolas Antoine, nato a Parigi, in Boulevard Port-Royal, nel 14ème Arrondissement, alle 5 e 50 del 6 marzo del 1931.
Persona gentile ed elegante, in gioventù Nicolas ha come punto di riferimento il padre. La madre ricordava che mentre il marito lavorava, il figlio lo guardava attentamente con le mani dietro la schiena come un ingegnere. Divenuto più grande, Nicolas inizia a lavorare con il padre come ebanista.
Persona molto gentile, amante del ballo, viene ricordato soprattutto per la sua eleganza. La madre, su una rivista sportiva francese, ricordava che il figlio si cambiava la camicia anche tre volte al giorno. Inoltre, quando andava dal sarto, portava con sé Ida, una delle sue sorelle, per farsi consigliare, visto che cuciva per Christian Dior.
Sin da ragazzo a Nicolas piace andare in bicicletta, e da subito comprende che quella passione può trasformarsi in qualcosa di più. Ancora minorenne, debutta nel 1948 al Cyclo-Club banlieue sud, e nell'anno successivo gareggia per due mesi. Nel 1951 comincia a farsi notare grazie a quattro vittorie nelle Inter-Club. Nel 1951 presta il servizio militare in Germania e l'anno successivo è campione dell'Ile-de-France militare. Nel 1953 entra nella compagine dilettantistica della E.S. Vitry del Ciclo Club di Villejuif. La sua prima vittoria giunge al PrixVilpelle a Drancy. Nel 1953 vince la Parigi-Elbeuf e segna il cambio di società nella U.S. Créteil. Nel 1954 ci sono le prime vittorie in gare ciclistiche nazionali come la Route de france, una delle tre tappe della Parigi-Montereau-Parigi, ed una tappa al Giro del Messico, con madrina d'eccezione la celebre attrice Maria Félix. A queste vittorie si aggiunge il buon quinto posto ai Campionati del Mondo dilettantistici di Solingen in Germania.
Il 1955 segna il passaggio tra i professionisti, nel circuito che conta, dove primeggiano grandi campioni come Anquetil, Bobet, Gaul, Koblet, Poblet, Van Looy e De Bruyne, e gli italiani Coppi, Magni e Nencini.
Per la stampa d'Oltralpe, Nicolas Barone è la rivelazione del ciclismo francese, grazie alla sua grinta e determinazione che lo portano ad essere sempre tra i protagonisti delle corse. Alto 1,73 per 73 kg di peso, Barone è un ottimo gregario e mezzo scalatore. Oltre alle vittorie al Prix de la Trinité di Guéret ed al Critérium di Langon, collezione durante la stagione un buon undicesimo posto al Giro di Lombardia, un tredicesimo posto alla Parigi-Nizza, ed ancora un buon piazzamento alla grande classica Parigi-Roubaix. Alla sua prima partecipazione al Tour de France chiude in 56aposizione.
L'anno successivo Nicolas Barone raggiunge ancora risultati interessanti, come il secondo posto al Gran Premio di Nizza ed il terzo alla Château-Chinon, oltre a buoni piazzamenti nella seconda e decima tappa del Tour de France (chiusa al 38° posto in classifica generale).
Proprio durante la Grande Boucle, il Corriere dello Sport dedica un piccolo trafiletto al ciclista vastese. "Il corridore Nicola Barone", scrive la testata sportiva, "della squadra parigina, è di Vasto, come pure di Vasto sono suo padre e sua madre. Egli abita a Parigi. Stamane cercava tra i giornalisti italiani uno nato a Vasto. Glielo aveva scritto suo padre. Ma nessun giornalista italiano al seguito è del suo paese. L'inchiesta però ha concluso che al Tour partecipano due abruzzesi: uno, il Fantini, nella squadra italiana; l'altro, il Barone, in quella parigina".
Ma la stagione è pesantemente condizionata dalla rovinosa caduta nella Milano-Sanremo, lungo la discesa della Colletta, dove riporta la frattura dell'omero. Operato al braccio gli viene applicata una placca metallica.


Lino Spadaccini


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