LA SPENDING REVIEW RIDISEGNA LE PROVINCE
IL CAL DEVE PROPORRE MA VASTO NON NE FA PARTE
Per ignavia e disinteresse, Vasto esclusa dal confronto circa la gestione delle riforme istituzionali. Tra le misure di “Spending review” (revisione della spesa), in queste ore, tiene banco quella relativa alla soppressione di molte province. Ad esaminare i suoi effetti per l’Abruzzo, ci si accorge che ne resterebbero soltanto due: L’Aquila e Chieti. Ora si apre la discussione sul territorio ed i suoi rappresentanti dovranno redigere una proposta, da presentare al Governo nazionale, con cui ridisegnare la nuova mappa istituzionale della Regione.L’ente chiamato a far questo è il CAL, Consiglio delle Autonomie Locali, già all’uopo convocato per l’11 Settembre pv. La sua funzione d’istituto è
quella di garantire la partecipazione e la consultazione degli Enti locali nei processi decisionali di loro interesse, esprimere parere obbligatorio sui progetti di legge che riguardano Comuni e Province, sul conferimento di funzioni amministrative e sulla ripartizione di competenze tra Regione ed enti locali. E’ composto da venti membri.
Il 20 Aprile scorso, “Progetto per Vasto” denunciò il più completo disinteresse, da parte dell’Amministrazione comunale vastese, nei confronti di questo nuovo organismo istituzionale, formatosi il 21 aprile, a seguito di elezioni. Chiamati a votare erano tutti i Consiglieri comunali d’Abruzzo.
Il Sindaco, nonostante avesse ricevuto dalla Regione reiterati inviti a farne parte, non ritenne di presentare la propria candidatura. I Consiglieri comunali non furono neanche informati della possibilità di esprimere il loro voto, li raggiunse soltanto un sms sul cellulare, il giorno prima delle votazioni, con cui venivano messi a conoscenza dell’esistenza dell’opportunità. Addirittura, il Decreto di indizione delle elezioni non fu neanche pubblicato sull’Albo Pretorio del Comune ed andarono a vuoto le sollecitazioni del Presidente del Consiglio regionale con cui, più volte, si esortava a “sensibilizzare i componenti del Consiglio comunale in ordine a questo importante appuntamento”, questo nonostante la Legge regionale prevedesse che i Sindaci dessero “la comunicazione ai Consiglieri comunali del Decreto di indizione delle elezioni nonché la pubblicazione sull’Albo pretorio del medesimo Decreto almeno 30 giorni prima delle elezioni” !
Oggi, il CAL è chiamato a svolgere un compito importantissimo e fondamentale per scelte i cui effetti, nel futuro, ricadranno su ogni singola parte del territorio regionale e la nostra città è completamente esclusa da questo organismo ed avulsa da una realtà in evoluzione. Fulgido esempio di miopia e disinteresse, da parte dell’Amministrazione comunale, anche sul tema delle riforme istituzionali.
Massimo Desiati
21.07.2012
3 commenti:
Oggi, se Vasto si trova in questa situazione di completo abbandono è solo colpa dei vastesi che hanno rieletto il sindaco La penna. Costui si sapeva che era un burocrate del PD e non era certo l'uomo che avrebbe potuto amministrare questa citta'. L'uomo giusto e preparato era Desiati. Massimo non è stato aiutato da colui che poteva decidere la sua candidatura e precisamente dal cordinatore regionale il senatore Di Stefano. Massimo è andato all'opposizione, lavora e propone cose che servono per la nostra citta' senza polemiche e senza ripicche. essendo un politico di lunga esperienza.E' un grande esperto in vari rami ed in particolar modo in quello Turistico. In merito al CAL è stato l'unico che aveva capito l'importanza di questo ente e oggi ne è la prova. Speriamo che il lavoro che sta compiendo dall' opposizione possa essere apprezzato da coloro che non l'hanno votato.
Bisogna riconoscere a Desiati la pubblicazione di un programma elettorale puntuale e non propagandistico. Anche secondo me merita più apprezzamento.
Se Vasto non conta nulla a livello regionale è colpa di tutti, compresi i suoi rappresentanti in consiglio regionale e provinciale. Lapenna avrà i suoi difetti, ma cosa sta facendo (tanto per dirne uno) il signor Sigismondi per il bene del nostro territorio, considerando il ruolo ben più alto rispetto a Lapenna? Se Vasto è a pezzi la colpa non può essere di certo di una sola persona.
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