UNA PARTE DELLA RISERVA E' SUL TERRITORIO DI VASTO
Ridefiniamo i confini della Riserva naturale guidata del
“Bosco di Don Venanzio” di Pollutri
“Ridefiniamo i confini comunali
nella Riserva naturale “Bosco di Don Venanzio” di Pollutri”. A chiederlo al
sindaco ed all’intero Consiglio comunale è il consigliere comunale di Vasto
Nicola Del Prete,
attraverso una interpellanza inviata al sindaco ed al
Presidente Giuseppe Forte. Del Prete si
chiede come mai, a distanza di 3 anni da una specifica richiesta della Regione
Abruzzo, “non si è deciso di portare all’attenzione del Consiglio comunale di
Vasto questa problematica che non è di poco conto, considerando che
attualmente, includendo erroneamente decine di ettari di territorio del comune
di Vasto nella riserva di Pollutri le nostre aree vengono gestite da un altro
ente, con conseguenze finanziarie negative per la nostra città e per vicende
che hanno visto protagonisti cacciatori denunciati perché sorpresi all’interno
della riserva, ma in territorio del Comune di Vasto che, per legge, dovrebbe
essere fuori dalla riserva”. La vicenda parte da lontano, quando venne
istituita
la Riserva
naturale guidata “Bosco di Don Venanzio”, nel territorio di Pollutri nel
novembre 1999. Erroneamente, in cartografia, venne riportata all’interno del
perimetro della Riserva, un’ampia porzione di territorio del Comune di Vasto.
Il 26 novembre 2001, la giunta regionale, vista la discrepanza della
cartografia con l’articolato della legge istitutiva della riserva, procedeva
all’approvazione di una delibera con la quale si riteneva dover modificare
l’allegato cartografico riconducendo i confini della riserva nell’esclusivo
ambito territoriale del Comune di Pollutri, modificando, conseguentemente il
dato relativo alla superficie che si riduce da
78 a 37 ettari. La delibera veniva
trasmessa dall’ex Presidente della Giunta Pace il 27 novembre del 2001 al
Presidente del Consiglio regionale “ per sottoporre la materia all’esame
dell’assemblea consiliare per il provvedimento di competenza”. Da allora,
questa proposta di modifica approvata in giunta, risulta ancora pendente presso
il Consiglio regionale d’Abruzzo. Il 23 ottobre 2009 l’argomento torna alla
ribalta con una lettera del dirigente della Direzione Affari della Presidenza,
Politiche legislative e comunitarie, Programmazione, Parchi, Territorio, la
dottoressa Annabella Pace, indirizzata ai sindaci dei Comuni di Vasto e
Pollutri, nella quale dovendo porre rimedio al contrasto tra cartografia e
articolato della legge istitutiva della riserva in oggetto si chiede ai due
sindaci di voler esprimere, mediante una deliberazione di Consiglio comunale,di
escludere il territorio del Comune di Vasto dalla cartografia o, in
alternativa, la volontà di correggere l’articolato includendo anche il Comune
di Vasto. “Questa lettera- riprende Nicola Del Prete - è rimasta senza esito,
come scrive la stessa dottoressa Pace, in data 13 aprile 2011, all’assessore
regionale Gianfranco Giuliante, al quale si era rivolta la direzione nazionale
Caccia Sviluppo Territorio per avere notizie in merito, visto che alcuni
cacciatori vastesi erano incorsi, senza averne colpa, nelle maglie della
giustizia”. L’assessore il 2 aprile dell’anno
scorso chiarisce che il sollecito dell’ufficio al Comune di Vasto ad escludere
il proprio territorio dalla riserva modificando la cartografia, ovvero a voler correggere l’articolato includendovi il
proprio territorio, non ha avuto alcuna risposta. “Per queste ragioni –
sottolinea il consigliere Del Prete – ho interpellato il sindaco per sapere se
sono stati compiuti atti verbali o altro all’indomani della lettera indirizzata
al sindaco il 23 ottobre 2009 dalla dottoressa Pace e, soprattutto se non è il
caso di chiarire definitivamente questa problematica, portando all’attenzione
del Consiglio comunale la proposta di correggere la cartografia, come già fatto
dalla giunta regionale con delibera del 26 novembre del
2001”. Del Prete ha pure sollecitato
i rappresentanti in Regione del territorio vastese “di farsi carico della
problematica perché anche il Consiglio regionale recepisca la delibera di
giunta già approvata”.
Vasto, lì 26.3.2012
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