venerdì 4 aprile 2025

Una foto antica che evoca tanti ricordi


Questa foto anni 40-50, che ha pubblicato oggi Filippo Marino (VastoGallery), merita qualche commento.
In primo piano si può ammirare Loggia Amblingh di una volta (prima non esisteva la passeggiata completa fino a palazzo d'Avalos), con la casa con la tettoia che era "lu trappite di Rimiggelde", le cui macine in pietra ora giacciono vicino al cancello dei giardini d'Avalos da questo lato. 
In fondo sotto la Villa Comunale, su via Tre Segni, si vede la casa di zi' Ndonie lu Saurille (D'Adamo, ortolano);  si nota l'edificio degli attuali bagni pubblici (dove per molti anni c'è stata la falegnameria di Raffaele Smargiassi), al cui lato c'era la ricca fontana dell'acquedotto romano delle Luci. 
Al di sotto della strada, proprio sul dirupo, in una piccola struttura (si vede appena) erano ubicati i bagni pubblici di una volta, "alla turca" con un foro centrale, cioè senza vaso. Come "scarico" veniva usato un sistema particolare: l'abbondante acqua di risulta della fontana era stata canalizzata e passava a mo' di torrente sotto i vari bagni turchi portando via tutto, molto velocemente, anche perchè andava in discesa. Non c'era certo bisogno di sciacquone!
NDA

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