Viabilità? Non parliamo solo di
semafori, ma anche di varchi, rallentatori, buche, strisce sbiadite e bici
senza luci ecc.
I problemi sono tanti: Vasto ha bisogno di un
intervento a tutto campo, se vuole ottenere risultati.
Nelle ultime settimane si è acceso il dibattito a Vasto sulla viabilità, in particolare sulle lunghe code su corso Mazzini dopo la riattivazione dei semafori.
Sta di fatto che l'intenzione iniziale di migliorare la sicurezza e il traffico si è tradotto in realtà nell’effetto opposto, complicando la vita agli automobilistici specialmente nelle ore di punta. Così quotidianamente le redazioni ricevono segnalazioni e prese di posizione sull’argomento:
l’ultima venerdì da parte di FdI dal titolo “Semafori, code e consigli assurdi: il trionfo dell’incompetenza” che così iniziava : “La riattivazione del semaforo tra via Pitagora e corso Mazzini, così come quelli di altri incroci sempre in zona Corso Mazzini, ha trasformato la zona in un vero e proprio incubo per residenti ed esercenti. Code chilometriche, traffico bloccato, gas di scarico, inquinamento alle stelle e disagi insostenibili sono ormai la normalità”. Il gruppo consiliare di FdI concludeva che “la viabilità è una cosa seria e merita risposte altrettanto serie” e che riproporrà la questione in consiglio comunale.Ma se l’argomento torna in Consiglio Comunale non conviene fermarsi ai soli problemi dei nuovi semafori. Conviene aprire un’ampia discussione su tutti i problemi della viabilità a Vasto se veramente vogliamo dare una svolta alla “città del benessere”.
Proviamo a fare una breve panoramica sui principali problemi che affliggono la nostra viabilità urbana.
Nuovi semafori, che fare? A detta di molti utenti i problemi maggiori sono quelli che si creano sull’incrocio zig-zag via Pitagora -corso Mazzini -corso Europa. Forse è il caso di fermarsi un momento, studiare bene la casistica. E ripartire con calma, sfruttando al meglio tecnologie d’avanguardia di cui sono dotati i semafori, adottando una taratura più adeguata. Se dopo questi correttivi ci sono ancora problemi, è saggio ritornare allo stato precedente lasciando solo il lampeggio.
Rallentatori nuovi e vecchi. Di recente sono stati realizzati altri 32 rallentatori, molti dei quali però risultano ancora privi di adeguata segnaletica. Ciò ha già causato un incidente sollevando non poche polemiche. E’ dato supporre che sia in itinere la nuova segnaletica orizzontale e verticale di tutti i nuovi dossi. Non si sa però quanto tempo ci vorrà. Da verificare poi se tutti i dossi esistenti sono a norma. (Uno non a norma è davanti l’ingresso del campo Ezio Pepe invia S.Caterina da Siena).
Strisce pedonali sbiadite e poco illuminate. Questo è un aspetto estremamente serio. L’attraversamento pedonale è il fulcro della sicurezza stradale. Il 30% degli incidenti succede per la poca visibilità delle strisce, per cui le strisce pedonali devono essere sempre tinteggiate (con vernici buone) e visibili; e poi per evitare gli incidenti di notte dovrebbero anche essere perfettamente illuminate. Da non dimenticare che in caso di incidente causato da inadeguatezza della segnaletica, l’ente proprietario (il Comune) risulta sempre responsabile.
Segnaletica. Sul territorio
comunale c’è da fare una revisione su un po’di segnaletica sia di competenza
comunale che provinciale.
Ciclisti di notte senza giubbini e senza luci. Sempre a proposito di visibilità notturna, un altro problema, in centro città e fuori, è la presenza di ciclisti senza giubbino e senza luci. Questo comportamento mette in pericolo non solo i ciclisti stessi, ma anche gli altri utenti della strada. La mancanza di controlli adeguati e campagne di sensibilizzazione aggrava la situazione. Un incidente all’Incoronata di qualche giorno fa ci ricorda che l’argomento è importante.
Varchi elettronici e desertificazione del centro storico. L’installazione di varchi ha introdotto nuove regole. Le fioriere elettroniche che davano l’accesso alle zone pedonali si sono rivelate inadeguate nei casi di emergenza, bloccando anche ambulanze e vigili del fuoco di cui non avevano il numero di targa, quindi sono state disattivate. Ma i varchi elettronici con ingresso alle ZTL sono regolarmente funzionanti e rappresentano una grossa limitazione di movimento specialmente nel periodo invernale quando i frequentatori del centro storico sono i soliti 30 pensionati. Era stato proposto di fare un’ordinanza estiva per far godere la città ai turisti e un’ordinanza invernale con più liberta di movimento per lasciare la città ai residenti, ai commercianti e loro clienti. Ma l’idea non è stata accettata. I maggiori problemi attorno al Mercato di S. Chiara il sabato quando, tra l’altro, i due furgoni della porchetta, non avendo uno spazio assegnato, si mettono in mezzo alla strada.
Buche sulle strade. Parlando di sicurezza sulle strade non si può fare a meno di parlare delle condizioni del fondo stradale, che richiede attenzione quotidiana. Una situazione grottesca è quella della strada di contrada Buonanotte che collega la SS16 fino all’innesto a monte con la strada provinciale per San Salvo. Meno di un chilometro di strada. A suo tempo venne realizzata dal Consorzio di Bonifica che dice di non avere soldi per la manutenzione e la tiene in condizioni disastrose. E addirittura ha apposto un cartello con “Circolazione riservata ai soli residenti” pur sapendo che l’arteria è l’unico accesso ad uno avviato stabilimento oleario, ad ristorante, ad una serie di B&B e agriturismi. E’ ora che il Comune la prenda in carico anche perchè quella dovrà diventare la strada di accesso al nuovo ospedale di Vasto.
Ci vogliamo fermare a questi pochi esempi per far capire che l’argomento è molto più ampio del dibattito aperto sui semafori di Corso Mazzini . La viabilità è una questione cruciale per il benessere dei cittadini e la vivibilità urbana. Affrontiamola con un piano su più fronti ed i risultati arriveranno!
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