mercoledì 12 gennaio 2022

Il M° Camillo Berardi con PIANTO FUNEBRE DI AMATRICE vince il Vernaprile di Teramo

 

IL "PIANTO FUNEBRE DI AMATRICE" VINCE IL 1° PREMIO AL "VERNAPRILE" DI TERAMO
Più che un “Pianto” u   un "Nenia" (titoli originali del componimento di autore anonimo), è un canto dolcissimo carico di poesia che si stacca  dal rituale funebre e dalle strazianti urla delle prèfiche.
 
L’antichissimo “Lamento funebre” raccolto nell’Alta Sabina nei pressi di Amatrice e musicato da Camillo Berardi, ha vinto il 1° Premio per la “Canzone dialettale” al Concorso “VERNAPRILE” 2021 organizzato dall’ ”Associazione Culturale Fratellanza Artigiana” di Teramo. Il testo del brano di autore anonimo ebbe la singolare fortuna di attrarre l’attenzione di Alessandro Manzoni e Benedetto Croce. Il 18 dicembre 1855, da Cassolnovo, Alessandro Manzoni così scriveva alla moglie Teresa: "Leggi e fa leggere l'ottava scritta qui sotto, che fu sentita e tenuta a mente da Leopardi, in un villaggio degli Abruzzi nel territorio di Amatrice, e faceva parte di un canto improvvisato da una giovane sposa ai funerali di un suo amico, ucciso da gendarmi che lo inseguivano, come refrattario e ditemi e se in tutti i canti popolari che abbiate letti, avete trovati otto versi che possano stare al paragone con questi:"
 
Se t'arrecorda, drent'allu vallone,
Quando ce comenzammo a ben volere,
Tu me dicisti: “Dimme sci o none”;
I' te vordai le spalle e me ne iene:
Or sacci, mio dorcissimo patrone,
Che inzin d'allora i' te voleo bene:
Vience domane, viemme a conzolare,
Che la risposta te la voglio dare.

Il Leopardi al quale fa riferimento il Manzoni era Pier Silvestro Leopardi, un patriota e politico italiano, nato ad Amatrice il 31 dicembre 1797 e morto a Firenze il 14 luglio 1870. Anche Benedetto Croce fu informato del testo della “Nenia di Amatrice” e, senza conoscere il giudizio dato dal Manzoni, la definì “Stupenda, una cosa addirittura classica, perché disegnata con pochi tratti essenziali e con parole di meravigliosa proprietà”. Del “Pianto di Amatrice” non è pervenuta la linea melodica, perché il lamento funebre era improvvisato e ripetitivo nella melodia, e nel passato venivano presi in considerazione soltanto il contenuto e l’efficacia popolare della poesia. Questo il giudizio della Giulia: “Camillo Berardi, attratto da questi versi che erano stati oggetto di attenzione da parte di Leopardi, Manzoni e Croce, ha composto una sua musica, rimettendo in circolazione un tema affascinante con un’adeguata melodia, meritando un lodevole encomio e, pertanto, la giuria ha deciso di assegnare alla sua opera il Premio VERNAPRILE 2021 XXIV EDIZIONE.”

Il 1° Premio del "VERNAPRILE" è stato diviso “ex equo”con il canto “Abruzze di ‘stu core” composto dal M° Vincenzo Coccione e dal poeta Camillo Coccione, autorevoli artisti e carissimi amici di Camillo Berardi. La cerimonia di Premiazione si è svolta il 5 dicembre 2021 presso la sede della “Fratellanza Artigiana” di Teramo, alla presenza delle autorità e dei componenti della giuria del concorso.  

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