domenica 19 agosto 2018

Inaugurata la nuova porta della Misericordia della chiesa di Sant'Antonio di Padova

di LINO SPADACCINI 

Inaugurata la nuova porta della Misericordia della chiesa di Sant'Antonio di Padova. Dopo decenni di attese, la vecchia porta in legno fatiscente e instabile è stata rimossa per lasciar posto ad una più decorosa realizzata in legno dalla Bottega di Belle Arti di Trivento di Vittorio Fratipietro, grazie alla sponsorizzazione della Fondam di Lucio Moscato e delle famiglie dei compianti Angelico Zanna e Panfilo Mingone. Questa porta è stata fortemente voluta don Stellerino D'Anniballe, attuale vice-parroco di
San Pietro in Sant'Antonio di Padova. Era gli inizi degli anni '90 quando l'allora parroco commissionò allo scultore vastese Mario Pachioli un portale in bronzo formato da otto formelle di cm.70x70 cadauna con scene della vita di San Pietro. I fondi c'erano, ma i lavori vennero bloccati dalle Belle Arti dell'Aquila perché il progetto del nuovo portale non venne ritenuto idoneo per una chiesa francescana del XIII secolo, e a don Stellerino venne intimato di
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Restaurare la vecchia porta in legno. Dopo il raduno presso piazza Marconi, dinanzi la Madonnina collocata all'ingresso della Villa Comunale, alle 18,30 si è formata la lunga processione con l'insigne reliquia della Santa Croce, portata da padre Tony Zinni, accompagnata dai sacerdoti, dalle confraternite vastesi e da tanti fedeli. Dopo aver attraversato via Cavour, corso Italia, corso de Parma e via Adriatica, presso il portale della chiesa di S. Pietro sono entrate nella processione l'antica statua di San Pietro Apostolo, realizzata dal Vassetta, e l'immagine della Divina Misericordia proveniente da Cracovia. Alle 19 si è svolto il rito del perdono con benedizione della reliquia della Santa Croce ed a seguire la benedizione e inaugurazione della Nuova Porta della Misericordia. Dopo la Santa Messa, presieduta da don Stellerino, insieme a don Gianfranco Travaglini, don Domenico Spagnoli, don Antonio Bevilacqua e padre Tony Zinni, le campane della città hanno suonato a festa in segno di giubileo e spirito di fratellanza.
 Lino Spadaccini


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