LA STORIA TRADITA
L’ editorialista del “Corriere della Sera” definisce “Pulizia Archeologica” l’incomprensibile decisione dell’Unesco di dichiarare Hebron patrimonio universale palestinese (soltanto palestinese), ignorando
che quelle terre ospitano le tombe di Abramo, Isacco e Giacobbe, ovvero l’ Olimpo degli Ebrei. Questa decisione segue un’altra incomprensibile (o comprensibilissima se si tiene conto delle sensibilità politiche di quell’organismo) decisione con cui stabilisce che il “Muro del Pianto” sorgerebbe in un’area che niente ha a che vedere con la cultura ebraica! E così dopo la “Pulizia Etnica” agli ebrei viene riservata anche la “Pulizia Archeologica”! Possibile che l’organo direttivo dell’Unesco, che ama ammantarsi di un solido velo culturale, ignori che quel “Muro” era il muro di cinta del secondo Tempio di Israele, costruito al ritorno dall'Esilio Babilonese, sesto secolo a.C.?
che quelle terre ospitano le tombe di Abramo, Isacco e Giacobbe, ovvero l’ Olimpo degli Ebrei. Questa decisione segue un’altra incomprensibile (o comprensibilissima se si tiene conto delle sensibilità politiche di quell’organismo) decisione con cui stabilisce che il “Muro del Pianto” sorgerebbe in un’area che niente ha a che vedere con la cultura ebraica! E così dopo la “Pulizia Etnica” agli ebrei viene riservata anche la “Pulizia Archeologica”! Possibile che l’organo direttivo dell’Unesco, che ama ammantarsi di un solido velo culturale, ignori che quel “Muro” era il muro di cinta del secondo Tempio di Israele, costruito al ritorno dall'Esilio Babilonese, sesto secolo a.C.?
Cosa c’entrano i Palestinesi? A chi giovano risoluzioni così sfacciatamente politiche spacciate per decisioni culturali?
In casa nostra queste scelte dell’Unesco non hanno provocato neppure un belato politico e l’opinione pubblica è rimasta del tutto indifferente di fronte alla notizia, fortunatamente commentata con i dovuti approfondimenti da alcuni illuminati giornalisti. Ma la cosa non ci scandalizza più di tanto viste le reazioni politiche e giornalistiche alla notizia che a Chioggia esiste una concessione balneare dichiaratamente fascista con il solito corollario di insulti, coreografie d’epoca ed esaltazione delle “Camere a Gas”.
In casa nostra queste scelte dell’Unesco non hanno provocato neppure un belato politico e l’opinione pubblica è rimasta del tutto indifferente di fronte alla notizia, fortunatamente commentata con i dovuti approfondimenti da alcuni illuminati giornalisti. Ma la cosa non ci scandalizza più di tanto viste le reazioni politiche e giornalistiche alla notizia che a Chioggia esiste una concessione balneare dichiaratamente fascista con il solito corollario di insulti, coreografie d’epoca ed esaltazione delle “Camere a Gas”.
Una proposta di legge che ne vorrebbe impedire la sopravvivenza e la diffusione anche di raduni “pittoreschi”, per ribadire la validità di un dettato costituzionale, viene giudicata “liberticida” ed “antidemocratica” dalla destra, e la cosa non ci impressiona, ma anche dai seguaci di Grillo, che predicano democrazia ogni giorno.
Anche loro vogliono riscrivere la storia come l’Unesco?
Mi auguro che si tratti solo di ignoranza: “Il Fascismo non è un’idea, è un crimine!” (G.Matteotti)
NICOLANGELO D’ADAMO
NICOLANGELO D’ADAMO
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