riceviamo e pubblichiamo
“Il
potere-dovere di riscossione che i Comuni affidano a terzi non può consentire
comportamenti arroganti e inaccettabili, che rompono il patto sociale
allontanando il rapporto contribuente-esattore dai valori di giustizia sociale
ed equità, e intaccano il rapporto etico tra cittadino e Istituzioni.” E' la
premessa politica che ha portato i consiglieri comunali di Futuro e Libertà di
Vasto, Davide D'Alessandro e Nicola Del Prete, unitamente al coordinatore
locale Giuseppe La Rana ,
ad illustrare alla
stampa il contenuto di una istanza che il partito
protocollerà lunedì mattina in Comune, indirizzata al sindaco, con la quale si
chiede in maniera esplicita "che il Comune di Vasto attui la riscossione
diretta dei rispettivi crediti senza la gestione di Equitalia, così favorendo
una distensione dei rapporti tra istituzioni e contribuenti ovvero tra la Pubblica Amministrazione
di tutti e i cittadini, in un momento così delicato di grave crisi economica e
di liquidità, e così consentendo maggiori entrate per il risparmio delle
provvigioni di Equitalia".
“Siamo
una forza politica responsabile – ha tenuto a precisare Davide D’Alessandro all'inizio della
conferenza stampa – e sappiamo bene che Equitalia non è il regno del male, ma è
il braccio operativo che lo Stato utilizza per riscuotere i propri crediti,
dove lavorano tante persone corrette, per questo siamo contro la violenza o gli
assalti alle sedi. Se abbiamo aperto questo fronte è perché vogliamo
protocollare un’istanza al sindaco affinché si prenda carico di una situazione
che anche a Vasto, per fortuna senza episodi gravi o suicidi, sta assumendo dei
contorni drammatici. Vogliamo investire il sindaco – ha proseguito il
capogruppo di Fli in Consiglio comunale - di questa responsabilità e per questo
martedì presenteremo l’istanza che gli verrà illustrata di persona. Il primo
cittadino non può far finta di nulla davanti allo sconforto e alla disperazione
di tanti vastesi. Facciamo questo appello al sindaco che è chiamato ad
agire". Nicola Del Prete, infine, entra nel merito di come
l’amministrazione può gestire le riscossioni: “Nel momento in cui un cittadino
riceve la cartella esattoriale – ha spiegato il consigliere comunale di Fli –
ha un anno di tempo per pagare, con un interesse totale del 11,45%. Gli
interessi applicati vanno ben oltre quelli che la legge definisce interesse
normali. Se poi si paga dopo un anno e un giorno la percentuale arriva anche al
50%. Riteniamo che questa situazione non sia più sostenibile. Dal 1 gennaio
2013 la legge dice che i Comuni possono decidere di gestire in proprio le
riscossioni e poiché in Comune ci sono tante professionalità a disposizione e
l’amministrazione Lapenna, abbiamo le giuste competenze per farlo".
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