Ieri sera si è tenuto a Roma l'ultimo appuntamento pasquale per il CPH.
"Mai vista la chiesa del Gesù così gremita e partecipe, il nostro coro è stato eccellente", così commenta il gesuita p. Vincenzo D'Adamo vice Rettore Amministrativo della Pontificia Università Gregoriana di Roma, nel messaggio che volentieri pubblichiamo.
Caro Nicola
Sono appena rientrato in Comunità, dopo il concerto nella chiesa del Gesù, la chiesa madre di noi Gesuiti a Roma. Il Requiem di Mozart è stato straordinario! Di una bellezza commovente, in una cornice di arte e di presenze eccezionale. Mai ho visto questa nostra chiesa così gremita e partecipe. Il nostro coro, che ho avuto la gioia di incontrare e salutare con un affetto ed una familiarità toccante, abituale tra noi "vastesi", è stato eccellente. E per me è stata una duplice gioia, sia come gesuita sia come vastese. Complimenti a tutti, in particolare al Maestro per la cura e la qualità esecutiva! Mi permetto anche una considerazione: città come la nostra, con le sue caratteristiche, è una fucina di risorse, di sensibilità, di creatività.Questo concerto ne è la dimostrazione. Quella che potrebbe essere considerata "una periferia della cultura", ha potenzialità e caratura umana ricche di futuro e feconda di risorse. E' un bel regalo pasquale l'esperienza di questa sera, in un momento nel quale il timore o il pessimismo sembrano dominare la scena, come nei discepoli di Emmaus, che se ne tornavano sconsolati da Gerusalemme, dopo la passione di Gesù, mentre lungo il cammino Qualcuno rianimava i loro cuori di una speranza nuova ed inattesa!
Un abbraccio, P. Vincenzo D'Adamo, S.I.
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