di GIUSEPPE CATANIA
Per gli
sportivi e per i giornalisti vastesi impegnati a seguire e raccontare le
vicende agonistiche della compagine biancorossa del Pro Vasto è stata una magnifica
ed esaltante avventura.
Quando si dettavano
gli articoli al giornale dalla cabina telefonica dello studio Di Memmo. Allorché il Pro Vasto era
impegnato nei confronti casalinghi, i corrispondenti dei quotidiani sportivi e
quelli che
pubblicavano le pagine dedicate allo sport calcistico, erano tenuti a telefonare subito i resoconti ed i commenti delle partite al giornale , e ad inviare, a corredo dell'articolo, anche le foto.
pubblicavano le pagine dedicate allo sport calcistico, erano tenuti a telefonare subito i resoconti ed i commenti delle partite al giornale , e ad inviare, a corredo dell'articolo, anche le foto.
E tanto,
sin dal 1959 quando il Pro Vasto militava nel campionato di Serie D Girone H, opposto
a compagine di tutto rango, quali Trani, Cerignola, Poggiardo, Martina Franca, Campobasso,
Andria, Mesagne, Manfredonia, Novoli, Molfetta, Venosa, Lanciano, Maglie,
Bitonto, Bisceglie, Melfi, Chieti.
Una gara
di velocità, dopo gli incontri casalinghi, precipitarsi al telefono per dettare
agli stenografi del giornale le fasi ed i risultati delle partite. Allora non
tutti i corrispondenti erano dotati di un telefono proprio e lo "Studio
Fotografico Di Memmo" a corso Marchesani era diventato il "ritrovo
dei giornalisti” perché qui vi era la cabina telefonica della TIMO (poi SIP,
oggi Telecom) da cui, a turno si potevano trasmettere i servizi sportivi.
Lo studio Di Memmo
in via Marchesani il “ritrovo dei giornalisti” vastesi Peraltro qui si gettavano le basi per la pubblicazione del
quindicinale Forza Vasto (supplemento a IL TEMPO) con lo slogan :"E’
dovere di tutti sorreggere e incoraggiare la squadra biancorossa". E
presso lo Studio Fotografico Di Memmo era il recapito della redazione de Il
Tempo d'Abruzzo, nonché la raccolta della pubblicità per Forza Vasto, la cui
testata è stata da me disegnata ed era
provvista dai collaboratori Giuseppe Castaldi, Eugenio D'Alberto(incaricato
della distribuzione e di procurare sostenitori), Vittorio Del Casale, Angelo
Del Moro, Giuseppe Forte, Valeriano Moretti, Giuseppe Recinelli, Mario Santarelli,
Edmondo Laudazi.
Nello
Studio Fotografico Di Memmo erano soliti radunarsi anche altri corrispondenti:
Nicola Catalano, Berinto Aloè, Oscar Raspa, Adriano Ciccarone, Ugo Talamazzi
(che era allora presidente dell'Associazione Vastese della Stampa).
Nella primavera
del 1969 il Pro Vasto balzava agli onori
della Serie C, girone C : l'impegno dei giornalisti vastesi divenne più
"importante". I biancorossi erano chiamati a cimentarsi con compagini
più blasonate: Benevento, Lecce, Sorrento, Bari, Reggina, Messina, Campobasso, Salernitana,
Nocerina, Crotone, Trapani, Turris, Siracusa,Cosenza, Barletta, Casertana, Marsala,
Acireale, Potenza.
Il mio
compito - allora collaboravo al quotidiano "II Tempo" - era diventato
gravoso, anche perché avevo collaborazioni con i giornali della Sicilia "La Gazzetta del Sud" di
Messina e l'Eco di Siracusa (raccontare a viva voce le fasi della partita con
le squadre siciliane), per cui chiamai a collaborare per le cronache sportive
Mario Saltarelli e successivamente Angelo Del Moro che collaborava al Corriere
dello Sport. In un periodo in cui Mario era stato chiamato al servizio militare
scrivevo a suo nome anche i resoconti
sportivi su Il Corriere di Napoli, La Gazzetta dello Sport e Stadio.
Pro Vasto in serie C
: come si facevano giungere le foto delle partite a Roma in poche ore. La collaborazione dei fratelli Di Memmo
per i servizi fotografici era preziosa ed insostituibile per corredare gli
articoli con le immagini delle più belle azioni scattate durante gli incontri
di calcio. E poiché i corrispondenti non erano muniti di apparecchi per la trasmissione
delle foto al giornale, si ricorreva, almeno per quanto mi riguardava, ad uno
stratagemma, rivelatosi provvidenziale,
per far giungere le foto alla redazione del Il Tempo di Pescara poche ore dopo
la conclusione della partita.
I fratelli
Di Memmo - appena rientrati in studio - sviluppavano e stampavano velocemente
le foto nel loro laboratorio. Almeno le fasi più avvincenti dell’incontro, come
i goals. Io mi incaricavo di recapitare presso la Polfer della Stazione di
Vasto, la busta "fuori sacco" contenente le foto, che poi veniva
consegnata all'addetto della Posta sul treno in transito. Giunto a Pescara,
l’addetto porgeva la busta “fuori sacco”
alla Polfer di Pescara presso la
quale un incaricato della redazione de Il Tempo la prelevava per poi inoltrarla al giornale a
Roma via "telefoto". In tal modo gli sportivi, anche quelli di altre
città le cui squadre regionali partecipavano al campionato, potevano seguire
resoconti e foto. All’epoca i vastesi erano tra i più entusiasti, seguendo le
prodezze dei loro beniamini calciatori, tra cui mi piace ricordare, oltre al
mitico portiere Di Mascio, Lo Vecchio, Taverna, De Filippis, Amodio, Mileno, Maio,
Tarquini, Romoli, Trozzi, Brotini, Juso, Ferrari, Raimondi, Rossi, Mazzetti, Massoni,
SaIvadori, Quaresima,Marcolini , Savastio, Codraro, Natalini, Di Bartolomeo, Borgia,
Ritucci ed altri.
Le foto dei
calciatori negli album Panini scattate da Di Memmo
Ricordo
che ai tempi della serie C anche le edizioni Panini hanno richiesto ai fratelli
Di Memmo le foto dei calciatori del Pro Vasto per le figurine da collezionare
negli album.
Calciatori
protagonisti delle più belle pagine dello sport vastese e delle gloriose
vicende del calcio del passato, sono stati quasi tutti conosciuti dal grande
pubblico tramite le foto dei fratelli Di Memmo.
Molti dei
calciatori sono tuttora ricordati, dagli sportivi più anziani che li
hanno
seguiti con appassionato entusiasmo anche nelle trasferte più lontane (in aereo anche in Sicilia) con
l'indimenticabile "tifoso" Mastre
Pitre, sempre
pronto ad infiammarsi di orgoglio per la squadra biancorossa e trasmettere agli
sportivi il grido fatidico "Forza Vasto!"di cui molti ancora oggi
odono l'eco, sia pur flebile, ma accorato.
GIUSEPPE CATANIA
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