Antonio
Colella del COMITATO AMBIENTE E TERRITORIO V A S T O in una dettagliata nota fa un’ampia analisi sui
problemi degli insediamenti insalubri a Punta
Penna e titola “Inceneritori Punta Penna: 31 MARZO, L’ORA DELLA VERITA!”
“Partecipare alla manifestazione di sabato - dice - non è solo un dovere, per
ogni vastese o “cittadino del mondo” che sia, ma un obbligo civile e morale, soprattutto
verso le nuove generazioni, senza distinzioni di qualsivoglia tipo”. “Auspichiamo
la partecipazione del Sindaco Lapenna, a volersi porre alla testa del corteo,
uscendo dalla sua posizione dell’ultimo anno: Se vuole stare dalla parte dei
cittadini o dalla parte dei Mega Imprenditori “Globali”. Nella prima
ipotesi, seguendo il buon esempio dei Sindaci di Avezzano e Luco dei Marsi,
potrebbe recarsi (magari, con una “delegazione” di 80 persone, come fatto da
questi ultimi) dal Presidente Chiodi e dirgli di smetterla di Trattare Vasto,
come figlia di un Feudo, pardon, di “uno Stato minore”. La seconda ipotesi è troppo “anacronistica”,
e cozza con la nobile storia (anche turistica), con la bellezza dei luoghi e
con l’alto valore occupazionale già consolidato. Un improbabile patto tra il
“CAMINO” (delle ciminiere) ed il “FRATINO”, sono solo in pochissimi a volerlo,
a fronte dei 40mila vastesi. Perciò, consideri questo il ns. Sindaco, l’ultimo
fraterno appello, dopo di che “sarà quel che sarà”, cioè “quel che il popolo
deciderà”!
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