venerdì 10 giugno 2011

Referendum: tutti invitati a recarsi alle urne!

Dal consigliere comunale di ApV Davide D'Alessandro riceviamo e pubblichiamo

Io voto.Sempre!
Premesso che il centrosinistra pregusta il raggiungimento del quorum referendario non per amore dell’acqua pubblica né per il terrore del nucleare ma, come sintetizza meravigliosamente l’ultima vignetta di Altan, per battere il coso (banana Berlusconi) finché è caldo; premesso che Silvio non va a votare perché tifa spasmodicamente per il fallimento dei quattro quesiti, soprattutto per quello relativo al legittimo impedimento; premesso che la Chiesa, oggi paladina del diritto e della corsa al voto, in un’altra, celebre occasione, affossò il referendum predicando il diritto all’astensione; premesso che l’Italia resta il Paese dei guelfi e dei ghibellini, o di qua o di là, di Fede che emigrerà e di Feltri che si sparerà se vincerà Bersani (salvo scoprire che il primo mai emigrerà e il secondo mai si sparerà), ma anche dell’Unità e del Fatto Quotidiano, che non ne possono più del regime berlusconiano (salvo scoprire, con le vittorie di Pisapia e De Magistris, che non c’è alcun regime); premesso tutto ciò che è doveroso premettere se sei libero, se non sei fazioso, se guardi la realtà politica senza la casacca di Silvio e senza la casacca dei nemici di Silvio, io a votare ci vado sempre. SEMPRE! Perché è vero che è un diritto non andare, ma resta un errore, un clamoroso errore. Chi non vota, avendone diritto, perde sempre un’occasione, non partecipa al destino della comunità umana, annulla l’essenza della politica, accresce la disaffezione, nega il confronto, si nega a chi è altro da sé, spezza l’emozione dialogica di un rapporto, persino di un contrasto, di un conflitto. La notizia più triste dell’ultimo ballottaggio vastese non è stata la vittoria di Lapenna (nonostante io abbia lavorato per il successo di un altro), ma i 14.000 vastesi su 35.000 che hanno disertato l’urna, preferendo la casa, il mare o la montagna. È stato l’ennesimo momento buio, la vittoria di nessuno. Non salviamo nessuna città, nessun Paese, se la metà degli elettori “se ne frega”. E a chi dice che negli Stati Uniti, da tempo, vota la metà degli aventi diritto, rispondo che degli States apprezzo la Coca-Cola e poco altro. Andiamo a votare domenica e lunedì. Non mi piace chi diserta e chi invita a disertare, sia esso un cardinale, sia esso un presidente del consiglio. Io voto. SEMPRE!

Davide D’Alessandro
Consigliere Comunale ApV


1 commento:

Ciccosan ha detto...

Io non voto sempre perchè non sono una macchinetta automatica o uno dei cani di Pavlov; voto quando mi faccio una opinione e non quando mi bombarba la propaganda e mi lava il cervello. Voto o non voto, indipendentemente dai cardinali e presidenti; degli Stati Uniti d'America ho grande stima.
Perchè dico questo?
Se il signor D'Alessandro ha sentito il bisogno di far conoscere al mondo le sue riflessioni profonde, perchè io dovrei essere da meno?