lunedì 1 novembre 2010

2 NOVEMBRE: RICORDIAMO GLI ORTOLANI SCOMPARSI

Domani 2 novembre la Commemorazione dei Defunti. Ma già da sabato il cimitero di Vasto è pieno di persone che rendono omaggio ai loro cari. Molti coloro che sono tornati da lontano – come fanno ogni anno – per deporre un fiore sulla tomba di parenti e amici scomparsi.
Voglio oggi pubblicare una poesia scritta da Francesco Boneschi - un caro amico scomparso nel 1989 anch’egli figlio dei campi – dal titolo “I miei contadini”. Omaggio che dedico in particolar modo ai tanti ortolani scomparsi, tra cui anche molti membri della mia famiglia, che hanno contribuito a creare uno dei settori più vitali dell’economia vastese nel secolo scorso.

I miei contadini
I miei contadini
li ho ritrovati quasi tutti
dopo un quarto di secolo
nel cimitero del paese,
schierati in file parallele,
una foto dopo l'altra, come
per una parata militare
da consacrare nel tempo.
Mi guardavano sereni, vestiti
a festa con l'abito di nozze
conservato a lungo
per la cerimonia estrema.
I miei contadini
li ho ritrovati nella memoria
con i loro volti innocenti,
impacciati e malinconici,
al pensiero del grande viaggio
senza ritorno.
I miei contadini
sono ritornati alla terra
con i padri e le madri,
e nel silenzio della sera
si rifan vivi nelle immagini
delle mietiture, negli echi delle corti,
effervescenti di bimbi e di giovani,
di lune e di amori. E risentono i loro canti,
solenni e dolci come preghiere.
I miei contadini
riposano in pace e dalla quiete eterna
sembrano rispondere al mio saluto
di figlio dei campi.
Francesco Boneschi*
*Per molti anni vice Presidente Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti

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